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Ucraina. Accordo Regione Veneto-albergatori per l'ospitalità

Ucraina. Accordo Regione Veneto-albergatori per l'ospitalità

Firmata l’ordinanza per l’accoglienza dei profughi in hotel pagando una cifra simbolica

Pernotto più colazione a 35 euro + iva, pensione completa a 60 euro + iva al giorno in un albergo dalle 2 stelle in su, con sconto del 50% per gli under 10.
Sono queste le cifre, poco più che simboliche, che percepiranno gli albergatori veneti che decideranno di mettere a disposizione dei profughi provenienti dall’Ucraina alcune stanze delle proprie strutture, che resteranno comunque aperte anche agli ospiti ordinari.
Le cifre sono state definite in un’ordinanza firmata oggi, 22 marzo, dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, traducendo in un atto ufficiale l’accordo raggiunto con gli albergatori.
“Nell’accordo – spiega Zaia – non abbiamo parlato di numero di camere messe a disposizione, ma sicuramente va riconosciuto un atto di disponibilità estrema e sacrificio da parte degli albergatori, che sono stati i primi a venirci a cercare, per cui immagino che ci sarà un’alta adesione”.
La cifra massima che potrà incassare, in un anno, ogni struttura non potrà superare i 214.900 euro più iva. E le risorse necessarie saranno garantite dal fondi messi a disposizione dalla struttura commissariale.
“Il senso di questo accordo – ha proseguito il presidente – è quello di evitare di creare delle tendopoli per i profughi, che avranno le stesse dotazioni degli altri clienti dell’albergo. Ci auguriamo di non aver mai bisogno di questi posti, ma abbiamo comunque garantita una potente valvola di sfogo in caso di necessità”.
Oltre ai molti ricongiungimenti familiari o con amici, che hanno riguardato la maggioranza dei profughi, gli hub messi a disposizione della Regione hanno intanto ancora 656 posti a disposizione e sono 10.323 i posti letto offerti fin qui da 4.781 cittadini privati (in aggiunta agli oltre 631 mila euro raccolti con le donazioni).
“L’emergenza si sta facendo sentire” ha comunque sottolineato Zaia, parlando dei flussi di Ucraini arrivati in Veneto. I numeri ufficiali emergono dai tamponi effettuati, obbligatori in base all’ordinanza regionale: 14.112. Quasi la metà dei profughi sono però solo passati per il Veneto, visto che le presenze registrate sono in questo momento 7.109. Di questi, il 70,8% sono donne e il 36,7% minori di 14 anni.
I profughi trovati positivi al Covid sono finora 80, mentre le vaccinazioni effettuate sono 1.538, nel 70% dei casi contro il coronavirus e le restanti sostanzialmente contro la poliomielite. E, a proposito di Covid, il dato emergente, nel bollettino quotidiano, è l’incremento dei ricoveri in area medica: +27, con un calo di 4 unità invece in terapia intensiva, per un numero totale di attualmente ricoverati pari a 796.

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