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Turismo: Usa e Uk love Vicenza

Turismo: Usa e Uk love Vicenza

I visitatori americani trainano la crescita di presenze nella provincia berica. E l’app italiana contro l’overtourism citata anche dall’inglese “The Guardian” punta sugli itinerari poco conosciuti della città veneta

Il 70% dei turisti che visitano l’Italia si concentrano su appena l’1% del nostro territorio.
Il fenomeno del cosiddetto “overtourism” emerge in pieno nell’elaborazione dei dati consolidati di Banca d’Italia e Istat effettuata da The Data Appeal Company.
Eppure, ancor prima della nascita di app come “Unexpected Italy” (presentata all’Onu e subito rilanciata nel Regno Unito dal tabloid “The Guardian”), che propongono itinerari personalizzati di viaggio alla scoperta di luoghi al di fuori di quelli classici, non mancano i casi in cui alcune destinazioni sono già note in alcune Nazioni.
È il caso dl forte legame che lega gli Stati Uniti alla provincia di Vicenza, in Veneto, anche al di là della presenza di 2 basi della US Army: la caserma Ederle e il camp Del Din. La realtà berica viene infatti molto frequentata anche dai turisti a stelle e strisce, come confermano i recenti dati Istat rielaborati dalla Regione Veneto e sottolineati da Confartigianato Imprese.

I turisti americani scelgono Vicenza

Nel 2023, le presenze turistiche nel Vicentino hanno superato i 2,264 milioni di presenze, con un incremento del +12,7%.
Il 32,6% delle presenze totali è di turisti stranieri, che sono cresciuti addirittura del +22,6%. E gli Stati Uniti sono al primo posto, davanti a Germania e Francia, per quanto riguarda la provenienza, con il 13,1% del totale, pur restando sotto di 5,2 punti percentuali rispetto al periodo pre-pandemico.

Piazza dei Signori, Vicenza

Quanto alle località scelte, se Asiago, con il 13%, è seconda solo al capoluogo, che tocca il 24,5%, se si mettono insieme tutti e 7 i comuni dell’Altopiano si superano le 572 mila presenze, pari al 25,3% del totale, con un aumento del +6,6% su base annua e addirittura +42,6% confrontando i dati con il 2019. Un saldo di lungo periodo che, invece, rimane ancora negativo (-13,6%) per Vicenza città, pur in crescita del +13,5% rispetto al 2022.

“I dati elaborati dall’Ufficio Studi – guarda avanti Christian Malinverni, delegato di Confartigianato Imprese Vicenza al Patrimonio culturale e Turismo – sono incoraggianti per il 2024. I numeri ci dicono che il vicentino è attrattivo. Sicuramente il nostro territorio, tanto a livello regionale che locale, è in grado di offrire un variegato catalogo di scelte per diverse tipologie di turista. Sta a noi ora intercettare gli interessi di chi arriva nei nostri territori presentando loro il meglio in termini di aspetti naturalistici ma anche enogastronomici, culturali e artistici”.

Vicenza, Basilica palladiana

Turismo alla ricerca di proposte alternative

Confartigianato, in tal senso, propone il portale ViArt, per far scoprire laboratori e botteghe, con anche la possibilità di esperienze uniche adatte ai diversi gusti e itinerari, in tutta la provincia, alla scoperta delle lavorazioni tipiche.
“Riteniamo infatti che oggi il turista – prosegue Malinverni – cerchi esperienze speciali, per scoprire davvero ciò che rendere unico un territorio rispetto ad un altro. Questo vale tanto per i turisti stranieri che per quelli italiani”.

Il turismo, insomma, per Malinverni “negli anni è cambiato tanto nell’approccio alla vacanza quando alla sua tipologia con una richiesta di servizi, all’altezza e non improvvisati, sempre più spiccata”.
“Certo enogastronomia, moda e preziosi – conclude – restano le espressioni di territorialità per eccellenza, ma poter contare anche su attività che concorrano al benessere generale durante la vacanza fa sempre più la differenza”.

Un aiuto a promuovere all’estero l’Italia meno conosciuta, può arrivare anche dalle moderne opportunità digitali.
Il progetto traveltech della startup Unexpected Italy ha come obiettivo proprio quello di offrire un’esperienza turistica che faccia sentire “locali” i viaggiatori, rivolgendosi in particolare alla clientela britannica, americana ed italiana. E ha deciso di partire, nella app bilingue italo-inglese, non solo dagli itinerari “inaspettati” di Venezia e Roma, ma, come terza località, proprio da Vicenza, di cui, nella versione premium, è proposta anche una guida digitale avanzata.

Alberto Minazzi

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Tag:  turismo, Vicenza