Un fondo ad hoc presso il Ministero dello Sviluppo economico, con una dotazione di 150 milioni per il 2022, destinato a sostenere le imprese del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, tra le più pesantemente colpite dall’emergenza Covid.
È una delle misure previste dal Governo all’interno dell’emendamento “ominibus” alla Legge di bilancio su cui l’apposita Commissione del Senato lavorerà in questi giorni.
La crisi del mercato dell’auto
Se la misura sarà approvata dal Parlamento, saranno 3 Ministeri (Sviluppo economico, Turismo ed Economia), a seconda dei rispettivi ambiti di competenza, a definire le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Le risorse sono particolarmente attese dagli operatori economici dei tre settori. Ad esempio, pur con un +0,8% rispetto al 2020 sommando i primi 11 mesi dell’anno , gli ultimi dati ufficiali sulle immatricolazioni, appena pubblicati dall’Associazione dei costruttori europei dell’auto Acea, fanno registrare un calo del -17,5% nel confronto relativo al solo mese di novembre.
Il paragone è però pesante rispetto al 2019. Tra gennaio e novembre, la flessione di immatricolazioni è del 25,6% se confrontata con quelle precedenti al Covid. La percentuale sale al 32,9% in Spagna e al 28% in Germania, mentre in Italia si attesta al -22,8%. E la ripresa dovrà attendere: il Centro Studi Promotor prevede che il confronto del 2022 sul 2019 dovrebbe far segnare in Italia un -21,7%.
Bollette tra contributi e rateizzazione
Tra gli altri temi “caldi”, l’emendamento del Governo torna sul caro-bollette, prevedendo uno stanziamento di 1,8 miliardi di euro per contenere gli effetti degli aumenti di elettricità e gas e rafforzare i bonus nel primo trimestre 2022.
È inoltre prevista la possibilità, per le famiglie, di rateizzare in 10 parti senza interessi il pagamento delle bollette relative alle fatture emesse nei primi 4 mesi del prossimo anno. Le imprese fornitrici di energia, in caso di inadempienza dei clienti domestici, dovranno infatti proporre loro un piano di rateizzazione.
Riforma dell’Irpef, bonus 100 euro e decontribuzione
La riforma dell’Irpef, con la riduzione delle aliquote da 5 a 4 (al 23%, 25%, 35% e 43%) e la ristrutturazione del sistema delle detrazioni, è stata inserita nello stesso documento depositato dal Governo al Senato.
La previsione di spesa è di 6,4 miliardi e ricomprende anche la conferma del bonus Irpef da 100 euro per tutti coloro che hanno un reddito fino a 15 mila euro e solo a determinate condizioni nella fascia fino a 28 mila euro.
In materia fiscale, il Governo ha previsto nell’emendamento anche l’esonero dei contributi previdenziali dello 0,8% per i lavoratori dipendenti con reddito annuo fino a 35 mila euro. Una misura eccezionale che sarà valida solo per il prossimo anno.
Le altre previsioni dell’emendamento
Nell’emendamento, l’Esecutivo ha inserito anche un ulteriore stanziamento di 68 milioni per il bonus tv e decoder, risorse per complessivi 180 milioni per la scuola, 150 milioni per le Città metropolitane in maggiore difficoltà, 40 milioni per le regioni più colpite dagli incendi boschivi la scorsa estate.
Il commissario straordinario per l’emergenza Covid avrà a disposizione 50 milioni da destinare soprattutto agli oneri dei servizi logistici, abrogando invece l’articolo della manovra che stanziava 1,85 miliardi per i vaccini, che sono stati anticipati al 2021.
L’operazione “Strade sicure”, con il dislocamento di 753 militari sul territorio per collaborare all’esecuzione di misure di contenimento della pandemia, sarà inoltre prorogata, nelle intenzioni del Governo, fino al 31 marzo 2022.
Alberto Minazzi