Tra il tutto esaurito di alcune località alle nuove mete emergenti. I primi dati della stagione 2024
Stagioni sempre più lunghe, numeri in crescita costante, strutture al tutto esaurito.
Il 2024 è pronto a sbaragliare ogni più rosea previsione in campo turistico in Veneto.
La regione che già lo scorso anno aveva registrato cifre record imponendosi come prima regione turistica d’Italia, ha innescato infatti la marcia di sorpasso.
Nei soli primi sei mesi dell’anno, da gennaio a giugno, ha registrato ben 28 milioni di presenze turistiche delle quali 19, 5 milioni di provenienza straniera.
Il variegato appeal veneto
Un dato “destinato ad aumentare ulteriormente nel corso dell’anno grazie alla crescente visibilità internazionale delle destinazioni venete- ha annunciato entusiasta l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner – Località come Cortina, le Ville Venete della Riviera del Brenta e Vicenza e le mostre dei Musei Civici hanno ricevuto riconoscimenti da prestigiose pubblicazioni internazionali, aumentando l’interesse verso il Veneto oltre la sola Venezia”.
Le mete emergenti
Mete emergenti, sottolinea Caner, sono anche “le Colline del Prosecco e l’area dei Colli Euganei riconosciuta da poco dall’UNESCO riserva Mondiale della Biosfera: destinazioni che puntano su un turismo sostenibile e sulla qualità dell’accoglienza e dell’offerta enogastronomica”.
Complessivamente, rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, gli arrivi sono aumentati del 4,4% e i pernottamenti del 2,1%.
L’accelerata è arrivata soprattutto dal ritorno degli americani e dalle conferme dei turisti tedeschi, francesi, polacchi e cinesi.
La forza del turismo en plain air
E se il Veneto, con le sue strutture alberghiere resta tra le mete più ambite d’Italia, è soprattutto il turismo en plein air a fare catalizzatore delle scelte.
Lo sanno bene gli addetti del litorale di Cavallino Treporti, che ha già ottenuto il riconosciuto di capitale europea del turismo all’aria aperta, che nel bilancio di metà agosto, secondi i dati rilevati dal sistema “HBenchmark – Hospitality Data Intelligence”, vanta già un aumento dell’1,4% dell’occupazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il 2024 si appresta a superare il record assoluto del 2023
“«Siamo molto soddisfatti di come sta andando la stagione – commenta il presidente di Assocamping Francesco Berton –. Veniamo da un 2023 che ha visto una stagione turistica da record assoluto e che sembrava difficile eguagliare. Invece, nel periodo che va dal 1° all’11 agosto abbiamo registrato un’occupazione media di quasi il 100% della capacità ricettiva, che per Cavallino-Treporti si aggira attorno alle 65mila presenze giornaliere. Nel 2023 – ricorda Berton – il dato si attestava al 97,6 %. Ottimi anche i riscontri per le prenotazioni riguardanti la seconda parte di stagione, ovvero per il periodo 12 agosto – 4 ottobre” .
Un turismo sostenibile di qualità
A superare tutti i trend storici, in realtà è il comparto extralberghiero di tutta la regione.
In questo settore, rispetto al 2019, l’incremento degli arrivi è di ben +31,7% e di +16,5% per le presenze.
Spiagge e Laghi, dove peraltro ci sono stati negli ultimi anni investimenti importanti nelle strutture, hanno dunque fatto leva sul loro naturale appeal e sulla nuova tendenza del turismo slow, unendo all’accoglienza e ai servizi anche occasioni di esperienze di turismo sostenibile di qualità.
Sulle spiagge di Cavallino-Treporti il turista straniero maggiormente presente è quello tedesco, tanto che ben il 67% delle presenze arriva dalla Germania.
“Al secondo posto troviamo l’Italia con un 9%. Numero certamente inferiore ma che negli ultimi anni sta dimostrando un forte interesse per questo settore di vacanza e che quest’anno è cresciuto di un buon 2% rispetto allo scorso anno – spiega il presidente Assocamping Berton -. Vengono quindi altri paesi come Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Danimarca, Polonia Regno Unito e Danimarca”.
La stagione si chiude a novembre
Mentre si snocciolano numeri e provenienze, la stagione continua con il suo tutto esaurito di questi giorni di metà agosto. Ma è ancora lunga, perché, come succede da alcuni anni, si protrarrà fino a fine ottobre.
Le prenotazioni stimano un’occupazione superiore all’80% fino alla prima settimana di settembre.
Dopo arriveranno gli amanti delle escursioni in bicicletta, a Venezia e nelle sue isole, raggiungibili comodamente da Punta Sabbioni via laguna, così come a Treviso o a Padova, con la sua Riviera del Brenta ricca di antiche ville venete.
“Molte strutture ormai arrivano ad aprire anche a fine marzo, come quest’anno per la Pasqua, e chiudono a metà o fine ottobre, proprio perché la domanda di ospitalità sta crescendo, anche nelle code di stagione -sottolinea Berton -. Noi stiamo proprio spingendo per questi periodi, che si sposano benissimo con il nostro territorio, visitabile attraverso le piste ciclabili e tutto il sistema di turismo lento che in quei periodi trova la sua massima espressione”.
Consuelo Terrin