La clientela dall’estero cresce per una impresa su tre, il 47% dei turisti è orientato nella scelta dal web
Un tasso di occupazione medio delle camere del 75,3% a luglio e dell’85% nel mese di agosto, vale a dire circa una camera in più ogni dieci rispetto al 2019.
Buone notizie per il turismo nel nostro Paese, che mostra evidenti segnali di ripresa. Lo ha rilevato un’indagine Enit-Unioncamere con il supporto tecnico di ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) secondo la quale oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie di trascorrere le vacanze in Italia, quale meta di lusso esclusiva, attratti dallo stile di vita italiano. Un segmento di settore, quello del turismo del lusso, che si sta espandendo nella penisola come ha dimostrato l’indagine.
Dell’Italia, insomma, si amano tante cose: le città d’arte, il mare, i monti e i laghi, le coste e i parchi naturali. Ma in Italia si arriva sempre più anche per gli acquisti di moda e abbigliamento, (il 68% dei turisti contro la media italiana del 30%) e di artigianato tipico (25% rispetto alla media del 19%).
E i giudizi generali, condivisi sul web e sui social, sono positivi : la vacanza in Italia si aggiudica un voto medio degli stranieri di 8,4 e di 8, 2 da parte degli italiani che giocano in casa.
Una lunga stagione per l’Italia
Nel corso del 2023 il tasso medio di occupazione delle camere più elevato si è avuto nelle strutture delle località balneari, scelte dalla maggior parte dei turisti: l’89,4%.
Positivo è anche il bilancio delle città d’arte arrivate all’83,3% e delle strutture in montagna 82,7%. Numeri incoraggianti sono stati rilevati anche nel mese di settembre nel quale, complice il clima ancora caldo, è emerso un 60,2% di camere occupate al mare già a fine mese e un 62,8% nelle città d’arte. Guardando alla stagione autunnale risultano prenotate il 44,8% delle camere offerte per i soggiorni di ottobre; 42,8% per novembre e 28,7% per dicembre. Numeri che già risultano essere superiori a quanto registrato nello stesso periodo del 2022.
I campeggi le strutture preferite, aumentati i turisti stranieri
I turisti prediligono le forme di turismo più all’aria aperta nei mesi estivi.
Le vendite più consistenti nel comparto extralberghiero sono state in luglio 75,9% e in agosto 86,7%, con i campeggi che sono stati scelti come struttura ricettiva rispettivamente nei due mesi dall’82,3% e 94,1%.
Nel mese di settembre invece è andata meglio per il settore alberghiero 61,9% con gli hotel di medio-alta categoria che hanno registrato il tasso di occupazione più elevato del periodo: il 67,1% nei 4-5 stelle.
L’incremento dei turisti, che risulta del 30% rispetto allo scorso anno, riguarda soprattutto quelli provenienti da Germania, Francia, Belgio e Paesi Bassi. Che, ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanché, “a ragione vedono nel nostro Paese la destinazione ideale per vivere esperienze esclusive all’insegna dello stile di vita italiano che, al pari del Made in Italy, rappresenta un vero marchio di eccellenza e qualità”.
Si tratta per lo più di turisti di fascia medio alta, “con un’importante propensione alla spesa, il che dà vita a quel turismo di alta gamma -ha concluso Santanché – che è essenziale per il benessere economico dell’Italia perché genera entrate significative, crea posti di lavoro, aumenta la visibilità e l’immagine del brand nazionale e contribuisce a essere un traino per il turismo tutto, compreso quello a basso costo”.
Profilo di spesa influenzato dal caro prezzi ma turismo del lusso in espansione
Il rovescio della medaglia è che dall’indagine emerge che per quanto riguarda i costi, le tariffe applicate per l’autunno sono più alte di quelle del 2022 per 4 strutture su 10. Situazione che porta il 45% delle imprese a prevedere di riuscire a conseguire un utile di bilancio a fine anno.
Nel corso dell’estate 2023 emerge come il caro prezzi, +27%, abbia influenzato il profilo di spesa di molti turisti.
Se si considera la spesa media giornaliera per ciascuno, 71 euro vanno per l’alloggio tra strutture ricettive e mercato parallelo degli affitti brevi con un aumento di ben 15 euro per ogni giorno di vacanza rispetto all’estate 2022. Questo ha portato molti turisti a cercare di risparmiare su altro, in particolare i pasti consumati fuori casa, i divertimenti e lo shopping come anche la cultura.
Il turista straniero di fascia medio alta invece, secondo l’indagine di Enit-Unioncamere, spende per l’alloggio in media 184 euro al giorno a persona, 110 euro in più del turista medio e, ha sottolineato la presidente di Isnart, Loretta Credaro, “ricerca esperienze esclusive, che vedono intrecciarsi il viaggio di lusso, l’alta qualità del made in Italy e una forte sensibilità per la sostenibilità dell’offerta“.
Silvia Bolognini