Arriva dall’Umbria, e precisamente da Cerrone, cittadina perugina a 11 km da Gubbio, l’esempio di come dalla cooperazione privata possono arrivare soluzioni intelligenti ed ecologiche per risparmiare e rispettare l’ambiente.
Il 9 ottobre è stato inaugurato ed è entrato in funzione “Il Cerrone”, il più grande impianto eolico collettivo d’Italia. Una turbina, costruita grazie alla partecipazione dei soci della cooperativa energetica “ènostra”, in grado di erogare energia elettrica rinnovabile a 900 famiglie.
La produzione media annua dell’impianto, che ha una potenza di 900 kW, arriverà fino a 2 GWh, garantendo la copertura dei fabbisogni dei soci.
Per la realizzazione della struttura è stato scelto un rilievo lontano dai centri abitati e non visibile dalla piana, riuscendo così a superare la valutazione di sostenibilità. Il progetto ha inoltre ricevuto i pareri favorevoli di Regione e Comune di Gubbio in merito all’impatto acustico e territoriale. A gestire e realizzare i lavori, fin dall’avvio del cantiere nell’agosto 2020, è stata la società perugina Sunenergise, che ha sviluppato l’impianto con il suo team di ingegneri e tecnici specializzati nell’impiantistica elettrica.
Nella fase di preparazione sono stati coinvolti anche artigiani e altre imprese locali.
La turbina eolica è quindi stata posizionata in loco lo scorso 15 giugno, dopo la realizzazione della strada per raggiungere il sito e il necessario adeguamento della viabilità e dopo la posa dei pali di sostegno una volta realizzati gli scavi per le fondazioni, all’interno dei quali è stata effettuata la gettata di calcestruzzo dopo le prove di stabilità e foniche.
A confermare la risposta positiva da parte dei cittadini, il raggiungimento di circa un migliaio di soci sovventori. Compresi i residenti nelle case situate ai piedi dell’impianto che, oltre a essere diventati soci, sono stati coinvolti nel progetto anche per l’effettuazione del servizio di custodia dell’area. E la cooperativa continua a ricevere richieste di partecipazione al progetto, tant’è che sta valutando l’avvio di una vera e propria comunità energetica, sul modello di quelle già diffuse in Europa nei Paesi più sensibili alla transizione energetica in atto.
“ènostra”, utilizzando anche risorse raccolte in fondi preesistenti, sta così sovvenzionando altri 2 impianti, attualmente in fase di progettazione, entrambi in Puglia: a Crispiano (Taranto) e a Brindisi.