L’Agenzia Italiana del farmaco ha approvato la rimborsabilità di un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato per il trattamento dei pazienti adulti
Sono 15 mila gli italiani ai quali ogni anno viene diagnosticato un tumore allo stomaco.
Tuttavia in meno del 20% dei casi la malattia è individuata nella fase iniziale e questo fa restare ancora troppo bassa la sopravvivenza a cinque anni, che in Italia si attesta al 31% per gli uomini e al 34% per le donne.
Nella maggior parte dei casi, il tumore allo stomaco viene individuato quando ormai è a uno stadio localmente avanzato e metastatico.
Ora, per i pazienti nelle situazioni più complesse, arriva un nuovo farmaco, il trastuzumab deruxtecan, un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con adenocarcinoma dello stomaco o della giunzione gastroesofagea avanzato HER2 positivo che hanno ricevuto un precedente trattamento a base di trastuzumab.
La nuova terapia combinata che allunga la vita
Nel 2023 in Italia sono stati colpiti da tumore allo stomaco 9 mila uomini e 6 mila donne e nel 20% dei casi l’adenocarcinoma gastrico (nome specifico del tumore allo stomaco, ndr) presentava una sovra-espressione di HER2, una proteina coinvolta nella normale crescita cellulare.
L’approvazione della nuova terapia si basa sugli esiti di due studi, uno del 2020 pubblicato sul New England Jounal of Medicine e un successivo del 2023 pubblicato su The Lancet Oncology.
Il nuovo medicinale è un anticorpo monoclonale, trastuzumab, combinato con un farmaco chemioterapico, deruxtecan che ha dimostrato la sua efficacia in una condizione clinica complessa quando la malattia è metastatica.
Si tratta del primo farmaco anti HER2 approvato nell’Unione Europea in oltre un decennio per il carcinoma gastrico.
Il tasso di risposta obiettiva sui 187 pazienti coinvolti nella ricerca e trattati con questo farmaco è stato del 51% nei pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan rispetto al 14% con la terapia standard. La sopravvivenza libera di progressione mediana è stata di 5,6 mesi rispetto a 3,5 mesi, mentre la sopravvivenza globale mediana ha raggiunto 12,5 mesi rispetto a 8,4 mesi.
L’importanza del test diagnostico per valutare l’espressione di HER2
Come spiegano gli esperti, poiché il carcinoma gastrico è una neoplasia spesso aggressiva, non di rado si presenta con recidive anche nei pazienti che sono stati sottoposti a chirurgia con intento radicale. Per questo è importante che tutti i malati con carcinoma gastrico avanzato siano sottoposti al test diagnostico per valutare l’espressione di HER2 dall’inizio del percorso di cura, considerato che si tratta di un passaggio fondamentale sia per la prima linea di terapia sia per la seconda.
Come è anche opportuno che le persone affette da questa malattia, come spiega la presidente dell’associazione Vivere senza stomaco (si può) Claudia Santangelo, siano trattate in centri specializzati che sappiano individuare le terapie più indicate a ogni singola situazione. Non bisogna poi sottovalutare i sintomi quali dolore addominale persistente, perdita di peso senza causa evidente, nausea, inappetenza, un generale senso di debolezza e stanchezza, sangue nelle feci o diarrea che possono nascondere la malattia e che invece molte persone confondo con quelli di altre patologie non gravi.