Un treno sanitario equipaggiato per la cura e il trasporto dei pazienti in emergenza dall’hub ferroviario di Milano Centrale.
Si tratta di un progetto nato dalla collaborazione fra il Gruppo FS Italiane, il Dipartimento della Protezione Civile e l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU).
Il convoglio è dotato di personale sanitario dedicato su carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche e potrà essere messo a disposizione per la gestione di emergenze nazionali o internazionali.
A bordo strumentazioni e tecnologie avanzate
Il treno sarà utilizzato per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere, ma rappresenta anche un’integrazione al servizio sanitario territoriale in caso di utilizzo come Posto Medico Avanzato.
Con la terapia intensiva a bordo, si sposterà per l’Italia per aiutare gli ospedali in sovraccarico e trasferire i pazienti Covid 19 in altre strutture in Italia e all’estero.
Al momento, il treno sanitario è composto da due locomotori, in testa e in coda, e 8 carrozze. Di queste, tre con posti letto di terapia intensiva per pazienti che necessitano la ventilazione in modo invasivo. Due “carrozze tecniche” servono per il funzionamento delle apparecchiature medicali e in particolare per ospitare i gruppi elettrogeni che creano un sistema indipendente di alimentazione delle dotazioni sanitarie.
Una carrozza è destinata ai posti letto per il personale, un’altra carrozza, invece, è predisposta per il coordinamento tecnico-sanitario e per l’area filtro necessaria per il passaggio tra l’area pulita e l’area operativa. Infine, una carrozza è dedicata al magazzino, per il trasporto di tutti i materiali e dei dispositivi medici.
Le 3 carrozze sanitarie possono trasportare fino a 7 pazienti, per un totale di 21 postazioni disponibili.
Fontana: “Un ospedale mobile, che purtroppo a breve potrebbe essere utilizzato”
Queste carrozze vengono gestite dal personale sanitario specializzato, personale tecnico-logistico e di direzione per un massimo di 45 operatori.
“Siamo molto contenti di questo treno che abbiamo realizzato in casa, nelle nostre officine di Voghera- ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo FS, Gianfranco Battisti – Si tratta di un convoglio con 8 carrozze per 21 malati con tutte le tecnologie necessarie che, però, non sarà legato per forza alla gestione dei malati Covid ma potrà circolare per le altre emergenze in tutta Italia e in tutta Europa, dove non ci sono altri esempi di questo tipo. ”
A presentarlo, ieri, al binario 21, nella stazione di Milano Centrale, è stato il governatore della Lombardia Attilio Fontana, che lo ha definito “un ospedale mobile che può girare ovunque nel Paese, dove c’è bisogno. Una bella collaborazione tra Ferrovie dello Stato, Protezione Civile e Areu Lombardia. Speriamo non ce ne sia bisogno, ma purtroppo temo che a breve potrebbe essere utilizzato”.
Contagi e ricoveri in aumento. La Lombardia verso decisioni di massima urgenza
Fontana ha poi commentato la situazione epidemiologica nel territorio. Oltre al preoccupante incremento di ricoveri – solo lunedì gli Spedali Civili hanno affermato che negli ultimi cinque giorni le terapie intensive sono sature al 90% – spaventa anche l’aumento dei contagi. Da diversi giorni, sia la provincia di Milano che quella di Brescia hanno registrato oltre mille casi al giorno. “I numeri in Lombardia non stanno migliorando – ha sottolineato il governatore lombardo -: noi stiamo cercando di contenerli con tutte le misure che abbiamo assunto, l’arancione rafforzato è già una misura importante. Ma questo virus è molto più veloce e rapido, quindi le decisioni vanno prese con la massima urgenza”.
Alberto Zoli, dg di Areu Lombardia, ha sottolineato che il convoglio da 21 posti letto di terapia intensiva mobile “sarà un treno delle regioni dal punto di vista sanitario, con capofila la Lombardia”. Convenzioni sono già state sottoscritte anche con Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna e “le equipe – ha chiosato – potranno essere integrate con il personale di altre regioni”.
Carlo D’Elia