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Trasporto pubblico: servizi veneti garantiti almeno fino ad aprile

Trasporto pubblico: servizi veneti garantiti almeno fino ad aprile

I soldi destinati alla copertura finanziaria dei costi da sostenere per il trasporto pubblico, prima o poi, arriveranno da Roma nelle casse regionali.
Nel frattempo, i cittadini veneti possono stare certi che il servizio sarà garantito almeno fino ad aprile. La Regione anche per il 2021 ha infatti approvato l’anticipazione dei fondi statali, consentendo alle aziende di trasporto di effettuare regolarmente i servizi automobilistici, di navigazione e ferroviario nei primi 4 mesi dell’anno.

133 milioni di euro per il trasporto

Nel 2020, i Ministeri dell’Economia e dei Trasporti avevano stanziato, per il Veneto, quasi 400 milioni di euro dal fondo nazionale per il trasporto pubblico locale.
Sulla base di queste cifre, la Regione ha dunque approvato, per il nuovo esercizio finanziario, un anticipo di complessivi 133 milioni di euro.
Di questi, circa 86 milioni serviranno agli enti pubblici a cui fanno capo il trasporto automobilistico e quello di navigazione. I restanti 46 milioni circa sono invece stati destinati alla società Infrastrutture Venete srl per i servizi ferroviari.

Come dovrebbe funzionare

Il meccanismo di distribuzione delle risorse dal livello centrale agli enti locali prevede, per il trasporto pubblico, un’anticipazione della ripartizione da effettuare entro il 15 gennaio.
Entro tale data, cioè, l’80% del fondo nazionale dovrebbe arrivare dallo Stato alle regioni sulla base delle percentuali stabilite l’anno precedente per ogni realtà territoriale.
La scadenza fissata per i successivi aggiustamenti è invece il 30 di giugno, quando i Ministeri sono chiamati a definire la ripartizione definitiva.

Nella pratica, il cronoprogramma non viene però quasi mai rispettato. Ecco perché la Regione Veneto ha deciso, a partire dal 2018, di dotarsi di una apposita norma finanziaria per il trasporto pubblico locale.
In questo modo si consente di anticipare alle aziende di trasporto, attraverso le realtà pubbliche di riferimento, di ricevere un‘iniezione di liquidità che permetta loro di coprire i costi dell’erogazione del servizio fino al mese di aprile compreso. Sempre con l’augurio che non si accumulino ulteriori ritardi nei ristori che la Regione attende dal Ministero.

I trasporti e il Covid

L’approvazione dell’anticipazione confermata dal Veneto anche per il 2021 assume un’ulteriore rilevanza in considerazione delle numerose difficoltà che l’emergenza-Covid ha causato alle aziende di trasporto pubblico. Il caso più emblematico è quello di Avm/Actv, a Venezia, che ha visto pressoché azzerate le entrate legate al turismo, che costituivano la principale voce in entrata. Ma tutte le realtà del territorio, come sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, si sono trovate di fronte alla necessità di ripensare i bilanci.
“La pandemia in corso – sottolinea De Berti – ha cambiato il mondo e, con esso, le abitudini, condizionando il modo di vivere. Molti cittadini hanno cominciato a usare più mezzi propri, riducendo notevolmente l’impiego del trasporto pubblico, con drastiche riduzioni degli abbonamenti”.

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