L’intera città si stringe attorno a familiari, parenti e amici delle tre vittime investite a Santo Stefano di Cadore
Favaro Veneto, la località d’origine della famiglia investita e uccisa nel Cadore il 6 luglio scorso dalla vettura guidata da Angelika Hutter, venerdì 14, nella chiesa di sant’Andrea, darà l’ultimo saluto al piccolo Mattia Antoniello di due anni, al papà Marco di 47 e alla nonna Mariagrazia Zuin, di 64 anni.
La donna alla guida dell’auto che li ha travolti, sbalzandone i corpi a circa 30 metri di distanza dal marciapiede sul quale passeggiavano, attualmente si trova piantonata in una camera del reparto di psichiatria dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia. Nei suoi confronti è stato convalidato il fermo per omicidio stradale plurimo.
Venezia proclama il lutto cittadino
Non appena ricevuto il nullaosta della Procura Bellunese, i familiari potranno riportare a casa i loro cari per la cerimonia funebre, che prevede una diretta televisiva in considerazione dell’importante partecipazione attesa e della limitata capienza della chiesa.
Nel frattempo il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha annunciato che venerdì 14 sarà proclamato il lutto cittadino. “Un gesto di vicinanza – ha spiegato – alla famiglia, ai parenti , ai tanti amici di tre vittime innocenti di una immane tragedia. Tutto il Comune di Venezia sarà unito nel dolore”.Sarà dunque esposta a mezz’asta la bandiera comunale e saranno sospese tutte le manifestazioni pubbliche.
Il lutto cittadino è stato proclamato anche a Santo Stefano del Cadore, dove le tre persone sono state falciate dall’auto. Lunedì i negozi hanno abbassato le serrande e il consueto mercato settimanale si è svolto in forma ridotta.
Dalla Norvegia parte una raccolta fondi
Mentre a Favaro Veneto è stato aperto in Municipalità il libro delle condoglianze perché chiunque lo desideri possa lasciare un messaggio di affetto, solidarietà e partecipazione al dolore, gli amici ed ex compagni di classe di Elena Potente che a 42 anni ha perso in un attimo figlio, marito e mamma, hanno promosso una raccolta fondi attraverso la pagina Facebook “Amici di Elena Potente”.
“Siamo sconvolti dalla tragedia, scrive Matteo Scarpellino suo amico da sempre che vive in Norvegia. Non la lasceremo sola e la sosterremo come possiamo, per questo mi sembra giusto promuovere una raccolta fondi”. Chiunque volesse farlo può donare, il conto è Carmine Scarpellino BPER BANCA S.P.A., Mestre Agenzia 1 IBAN: IT 91 A 0538702002000047642344. Causale bonifico: Per Elena.
Le indagini
Nel frattempo, continuano le indagini per chiarire la dinamica del terribile incidente.
La donna alla guida, secondo quanto è emerso in seguito ai test effettuati, non era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, né era ubriaca. L’analisi del suo cellulare ha smentito anche che in quel momento fosse al telefono.
La procura di Belluno, nell’ambito di una conferenza stampa, ha chiarito che l’incidente non sarebbe neanche attribuibile a un atto volontario, come qualcuno aveva ipotizzato per l’assenza di frenate.
“Possiamo dire che, secondo i primi accertamenti conseguenti l’analisi dell video e di due testimonianze -ha spiegato il procuratore capo di Belluno Paolo Luca – Angelika Hutter viaggiava a una velocità costante, ad almeno 80 km orari. Le telecamere hanno ripreso l’auto e 4 secondi dopo, una volta fuori dal cono delle riprese, si sentono i due forti rumori relativi all’impatto. Sappiamo che non sono stati rilevati segni di frenata“.
In attesa che la Hutter risulti in grado di deporre, l’ipotesi più avvallata è che l’incidente sia stato causato da “una probabile disattenzione causata da uno stato d’ira”.
Viviamo in tempi strani. Succedono cose impensabili, tragedie che si consumano dal nulla o per motivi futili. Giovani vite che annegano nel Mediterraneo nella speranza di una vita migliore o una guerra in Ucraina voluta da gente immonda. Speriamo che questa Società cambi in meglio. LA VITA È BELLA. Auguro alla Mamma di riuscire a ritrovare la SERENITÀ con l’aiuto dei suoi Cari ed Amici.