Il nuovo Piano regolatore portuale, fra il passato di una Marghera piena di contraddizioni e un futuro tutto da reinventare. Il nuovo Lido che tutti abbiamo in mente e che Venezia stessa si merita e aspetta da tempo. Il Ghetto degli ebrei, le ombre del suo remoto passato, e i progetti di cultura e integrazione per i prossimi 500 anni. Ma anche le isole della Laguna, inesauribili giacimenti di opportunità, che non devono essere lasciate al loro abbandono e che, tuttavia, non possono trasformarsi in luoghi inaccessibili dedicati a quel turismo che tutto consuma. Il Metropolitano, anche in questo numero, vuol raccontare le storie di questa terra. Una terra dal ricchissimo passato sul quale interrogarsi e dal quale è fondamentale imparare. Rialzando con fiducia la testa e ricostruendo un nuovo corso per le nostre comunità. Imparare da ciò che è stato è la lezione da apprendere. Per replicare i buoni esempi, per non commettere gli stessi errori.
Fra le storie che raccontiamo anche quella – unica – dello sport di un tempo, in una Venezia in bianco e nero, quando le piscine erano recinti d’acqua torbida di laguna e il professionismo muoveva i suoi primi passi. Ma la nostra storia è anche quella della Biennale, che anche quest’anno raccoglie i respiri del mondo e che si interroga sull’utilità dell’architettura e la funzione che svolge – o può svolgere – nella società civile. Ma per scrivere le nuove storie di questa vasta area metropolitana è necessario ricostruire la fiducia all’interno della comunità che la anima. La sicurezza del territorio è una priorità, una precondizione per qualsiasi rinnovamento, per consentire qualsiasi sviluppo del tessuto sociale ed economico. È per questo che il Metropolitano vuol raccontare i progressi nell’azione di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine ed è per questo che abbiamo scelto di dedicare la nostra copertina a Kuma, il cane antidroga della polizia municipale di Venezia, simbolo di una lotta incessante per la legalità che l’Amministrazione sta conducendo.
Il Metropolitano da questo numero sarà anche “ipertestuale”, arricchito da immagini e video facilmente consultabili attraverso i più comuni dispositivi portatili.
Buona lettura. (S.C.)
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Tra storia e futuro
18 Marzo 2016