Autunno, tempo di enoturismo, alla scoperta non solo di grandi vini e prodotti tipici, ma anche di quelle componenti paesaggistiche, ambientali e culturali che formano, tutte insieme, l’anima e la matrice profonda di un territorio.
In Veneto sono due, in particolare, le aree preposte a questo tipo di turismo: le colline di Conegliano e Valdobbiadene e la zona di Bardolino, sulla riviera orientale del lago di Garda. Piccoli viaggi tra le vigne e le antiche contrade.
Bardolino Bike & Trekking
Ed è qui che è nato il progetto turistico BB&T, acronimo di Bardolino Bike & Trekking
Come dice il nome stesso, si tratta della creazione di una serie di percorsi naturalistici, storici e culturali che permettono di esplorare il territorio bardolinese nella sua interezza, divulgati attraverso una guida cartacea specifica e mappe navigabili online, il tutto completamente gratuito.
Il progetto, voluto dal Comune di Bardolino, si affianca a quello già avviato poco prima dell’estate denominato Bardolino Guide, costituito da una serie di podcast e app dedicata che accompagnano il visitatore alla scoperta del paese e del suo entroterra.
Gli 11 percorsi di BB&T
Per poter completare il progetto BB&T sono stati mappati 11 percorsi, con diversi livelli di difficoltà, scelti e creati da Maurizio Marogna, formatore della scuola italiana di E-Bike e Nordic Walking: “Sono sempre di più le persone che chiedono di poter svolgere questo tipo di attività all’aria aperta, è un’esigenza che sta crescendo e mettere a loro disposizione gli strumenti adatti per farlo è fondamentale, così come lo è assicurare che siano percorsi sicuri – spiega Marogna – Abbiamo creato quindi una guida adatta a tutti proprio perché la scoperta di un territorio deve poter essere alla portata di ogni visitatore”.
Gli undici percorsi, da fare a piedi o in bici, in base ai chilometri di percorrenza, consentono di godere delle bellezze del luogo, senza avere una preparazione fisica particolare.
In riva al lago, tra vigne o storiche contrade
Il primo, in direzione nord, completamente in riva al lago con splendida vista panoramica sulle montagne che dominano il Garda, si dipana in pianura per 8 chilometri e richiede 2 ore di percorrenza a piedi. Altri itinerari partono da Bardolino per salire verso la cosiddetta, Rocca, la collina che racconta la storia e la tradizione del Lago di Garda oppure in direzione delle colline moreniche e dell’entroterra gardesano, tra contrade storiche e vigne.
Camminando in direzione sud, sul lungo lago, si attraversano invece le spiagge di Bardolino, della sua romantica frazione Cisano per giungere poi a Lazise, mentre il percorso della Valsorda porta il visitatore alla scoperta delle colline che circondano Bardolino, attraversando Paerno e lambendo la caratteristica frazione di Incaffi.
Il tour dei Musei
Non manca poi il tour dei Musei (7 chilometri e mezzo, 2 ore di percorrenza, esclusa la visita ai musei) alla scoperta del Museo Ornitologico di Cisano, del Museo dell’Olio e del Museo del Vino. Chi ama il trekking più impegnativo può scegliere l’itinerario che si sviluppa sulle colline più alte alle spalle del centro abitato di Bardolino, tra i vigneti e una vista mozzafiato sul golfo e tutto il Lago di Garda sud, mentre chi è appassionato di storia può optare per il percorso alla scoperta dello storico Eremo dei Calmaldolesi e della Rocca, la terrazza sul Lago di Garda, con ritorno a Vallonga attraverso vigneti, oliveti e boschi di roverelle e cipressi.
Tra antichi borghi, cantine e oleifici
Chi ama i borghi antichi può scegliere il percorso dedicato alle contrade storiche di Bardolino e al versante collinare affacciato sul Lago di Garda, particolarmente interessante e scenografico durante i mesi autunnali per i colori del foliage.
“Calmasino e i vigneti” è il nome della passeggiata nell’entroterra bardolinese alla scoperta della produzione enologica tipica di queste zone. Lungo la passeggiata è possibile visitare la chiesa di San Francesco, detta anche chiesa di Palù, risalente al 1500. L’undicesimo ed ultimo percorso, il giro dei vigneti (20 chilometri e 2 ore e mezza di bicicletta), consente di visitare un gran numero di cantine ed oleifici.
La guida BB&T è già disponibile online sul sito www.bardolinotop.it, sul portale www.visitbardolino.it e negli uffici di informazione turistica.
Lungo la prima arteria enologica, castelli, grotte e abazie
La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, nata nel 2003, è l’erede della Strada del Vino Bianco, inaugurata nel lontano 1966, prima arteria enologica italiana.
Di quello storico tracciato ora sono stati ripresi larghi tratti, ai quali sono stati affiancati ulteriori tre percorsi tematici in grado di valorizzare tutto il territorio, i suoi diversi paesaggi viticoli e le tante attrattive, anche storico-artistiche, disseminate lungo le colline. Così oltre al percorso principale di circa 90 chilometri, che da Conegliano porta a Valdobbiadene (le due capitali del Prosecco Superiore Docg), il visitatore viene guidato tra colli ed aree limitrofe alla scoperta di vigneti e castelli, il Castello di Susegana, quello di Collalto e di Bardolino tra tutti, di splendide abazie, imperdibile quella di Follina, ma anche di bellezze naturalistiche, in primis le grotte del Caglieron a Fregona.
Le colline patrimonio dell’Umanità Unesco
Non mancano poi i borghi antichi, dove l’arte enoica, la cucina tradizionale ed i prodotti tipici, fanno da piacevole corollario alle testimonianze medioevali e alle tracce della storia rurale civile e religiosa di queste terre. Al Torchiato di Fregona Docg, una delle chicche enologiche del territorio, un raro vino passito da meditazione è dedicato un itinerario molto interessante che si disloca tra Anzano, Fregona, Osigo, Montaner, Cappella Maggiore e Sarmede. Per le visite alle cantine l’associazione Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadenee, suggerisce l’iniziativa: Weekend in Cantina & Non Solo, un calendario annuale di appuntamenti che permette di visitare le cantine presenti nell’itinerario enologico più antico d’Italia, tra le colline Patrimonio dell’Umanità Unesco. È necessaria la prenotazione contattando direttamente la cantina.
Claudia Meschini
