Un percorso letterario immerso nella bellezza delle Dolomiti, dove le parole di scrittori e poeti si intrecciano con il fascino senza tempo di Cortina
Tra le vette che sfiorano il cielo e i sentieri nascosti., le sue montagne sono testimoni di parole immortali e di narrazioni che vanno oltre ogni tempo.
Cortina è un inesauribile giacimento di cultura, crocevia di letteratura, storia, cinema, giornalismo e turismo. Tutto questo è diventato oggi un percorso di scoperta (o riscoperta) che alle semplici passeggiate tra le bellezze naturali unisce un’esplorazione letteraria che svela i frammenti di un passato che ha visto rapiti dalle Dolomiti scrittori e registi, poeti e artisti.
Tra le vette, ogni pietra, ogni totem interattivo diventa un invito a scoprire come questi luoghi abbiano ispirato e dato forma a storie che continuano a vivere nel cuore di chi legge, ascolta, guarda.
Accadde a Cortina
Basta affidarsi ad “Accadde a Cortina”, una sorta di museo diffuso ideato e organizzato da Francesco Chiamulera, responsabile di “Una montagna di Libri”, rassegna giunta alla sua trentunesima edizione.
Cortina ha ammaliato tanti scrittori, registi, giornalisti, fotografi e artisti che l’hanno raccontata e fatta conoscere nei suoi luoghi e momenti più iconici: dalle passeggiate-struscio in centro sotto “el Cianpanin” fino all’amata Chiesa della Difesa o al piccolo tempio dedicato alla Beata Vergine della Salute a Cadin; dai laghetti che coronano il paese incastonati tra i monti, ai sentieri meno frequentati e più segreti.
Tra libri e set cinematografici
Parole e immagini. Pagine e celluloide: libri e film lungo un tracciato già pronto e facilmente fruibile da tutti, libero dal corredo di controversie e polemiche che oggi, a poco meno di un anno dalle Olimpiadi invernali del 2026, altri tracciati alimentano.
La letteratura mette tutti d’accordo stimolando lo spirito della ricerca e della critica.
Il Cinema piace universalmente e un set come quello che si allarga guardando verso Faloria, Cristallo, Pomagagnon o verso Croda da Lago e le Tofane è il sogno di qualsiasi regista.
Amelia Edwards, Goffredo Parise, Saul Bellow, Alberto Moravia, Dino Buzzati, Vladimir Nabokov e poi ancora Fernanda Pivano, Ernst Hemingway, Indro Montanelli. Assieme a loro ci sono anche richiami al Peter Sellers-ispettore Closeau, a Roger Moore-007 e naturalmente Vittorio De Sica, Sergio Corbucci e al silent movie di Erich von Stroheim.
Le “pietre miliari” di Cortina
«Un progetto di museo diffuso nato quattro anni fa che mette assieme tanti frammenti di conoscenza e storie delle Dolomiti -racconta Chiamulera a Metropolitano.it- e li interconnette tra loro. Ora questo percorso vuole proprio unire queste ispirazioni e opere per dare un quadro il più completo possibile delle esperienze di grandi scrittori, poeti, giornalisti, film maker che Cortina hanno frequentato e amato raccontandola nelle loro opere. Che a Cortina hanno soggiornato e lavorato».
Il percorso è segnalato da una serie (18) di “pietre miliari“, totem interattivi, collocati in punti strategici del centro di Cortina e nella conca ampezzana (alcuni non ancora posizionati per l’impraticabilità invernale dei luoghi). Attraverso un QR code ci offrono informazioni (come il tracciato intero grazie a una mappatura digitale) e sul nostro smartphone in italiano e in inglese ci fanno leggere e ascoltare la lettura di brani dai vari scrittori (le voci sono di attori tra i maggiori lettori italiani di libri selezionati grazie alla collaborazione con Emons leader nel settore audiolibri) o reindirizzano a film che hanno come ambientazione Cortina, le sue montagne, la sua vita.

Cosa leggiamo oggi diventa un dove leggiamo oggi e la scoperta si fa escursione, diventa affacciarsi al grande teatro naturale che ha ispirato e continua ad ispirare chi quei libri li ha scritti e li scrive. Le stesse ambientazioni che hanno reso adrenaliniche pellicole come Cliffhanger o immortali spazi e luoghi di un mitico Alberto Sordi. Senza peraltro dimenticare la dimensione internazionale di Cortina.
Glocal, con le letture bilingui, ma senza dimenticare il valore identitario di questi luoghi. Infatti grazie alla collaborazione con l’Union Ladis de Anpezo (Uld’A), alcune “stazioni” offrono brani anche nel ladino ampezzano.
“Un’eredità permanente”
Accadde a Cortina rappresenta pure una sorta di eredità permanente che nasce proprio dal festival Una Montagna di Libri e si proietta verso il futuro. La stessa fisicità dei supporti (lastre di acciaio corten) unita alla dimensione digitale fanno di questo museo diffuso un lascito naturale capace di coniugarsi anche con l’ambiente, rispettandolo e contribuendo alla sua valorizzazione. Concetti illustrati a gennaio quando il progetto -realizzato anche con il Comune di Cortina, la Regione del Veneto e le Regole d’Ampezzo- fu presentato in municipio a Cortina e riproposti pochi giorni fa in occasione del lancio ufficiale con Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, nella sede del “governo” regionale a Venezia. Proprio il presidente Zaia ha parlato di «Un’eredità permanente, destinata a durare nel tempo, ben oltre Milano Cortina 2026 e che celebra il ricco patrimonio culturale e storico di questo suggestivo angolo della nostra Regione».
Cortina da “sfogliare”
I riscontri, ci ricorda Chiamulera, sono già visibili con molti turisti provenienti dal Far East o di oltreatlantico ma anche molto più vicini a noi che inviano commenti e addirittura suggerimenti magari pensando a un ampliamento delle “tappe” evidentemente pensando ad altri scrittori, artisti, poeti.
A confermarlo è anche Franco Sovilla che, con la moglie Nicoletta, è titolare dell’omonima libreria in centro, vero approdo letterario per chi gravita o soggiorna a Cortina: «Il progetto è di per sé testimonianza di ciò che è stato e ciò che vuole essere Cortina nel panorama culturale al di là del turismo di massa. Ha un valore unico per Cortina che vanta nel suo patrimonio momenti di grande richiamo artistico internazionale non solo nel mondo della narrativa e della poesia».
Accadde a Cortina ha il pregio di offrire alla generazione digitale, ma non solo, una Cortina da sfogliare, essa stessa presidio di tutela delle Dolomiti patrimonio Unesco.
Agostino Buda