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Tra iscrizioni e riforma, la scuola pensa già al 2024/25

Tra iscrizioni e riforma, la scuola pensa già al 2024/25

Le domande per il nuovo anno scolastico al via dal 18 gennaio. Intanto, ok del Senato al nuovo modello 4+2 per tecnici e professionali

Nonostante le aule chiuse per le vacanze natalizie, sono giorni intensi, per la scuola italiana. Se l’anno scolastico 2023/24 si avvicina al giro di boa, fervono infatti già i preparativi per il successivo 2024/25. E non solo perché poco dopo il rientro dalla pausa per le festività sarà già tempo di iscrizioni, come stabilito dal Ministero dell’Istruzione.

L’istruzione secondaria di secondo grado si sta preparando a grandi cambiamenti: dalla possibile attivazione del nuovo liceo del “Made in Italy” alla riforma dell’istruzione tecnica e professionale, con il passaggio al modello “4+2” previsto nel disegno di legge ora all’esame del Parlamento.

Iscrizioni 2024/25: si parte il 18 gennaio

La nota del Miur con le indicazioni relative alle iscrizioni per l’anno scolastico 2024/25 è stata inviata a tutte le scuole lo scorso 12 dicembre. E fissa alle ore 8 del 18 gennaio 2024 l’apertura dell’apposita sezione, che rimarrà attiva fino alle 20 del 10 febbraio. Anche quest’anno è infatti confermato che, esclusa quella dell’infanzia, dove la domanda resta cartacea, per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado l’iscrizione dovrà avvenire esclusivamente online.

Le procedure telematiche di iscrizione alle classi prime saranno automatiche per le scuole statali, primarie e secondarie di I e II grado, per i percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni. Le scuole paritarie, invece, potranno aderirvi su base volontaria.

Come iscriversi a scuola

Il Ministero sottolinea che “per favorire le iniziative di orientamento delle scuole e offrire un servizio utile per le famiglie”, da quest’anno è online la Piattaforma Unica (https://unica.istruzione.gov.it/it), in cui è possibile usufruire dei principali servizi e strumenti. All’interno della piattaforma è presente anche il nuovo punto di accesso alle iscrizioni online, https://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/iscrizioni, con tutte le informazioni utili per la procedura.

La scuola di interesse potrà essere individuata sulla stessa piattaforma tramite il servizio “Scuola in Chiaro”. Le domande di iscrizione online dovranno quindi inoltrate utilizzando le credenziali Spid, Cie, Cns o eIdas. Sarà possibile presentare una sola richiesta di iscrizione online per ogni studente, anche se, precisa il Miur “potranno essere indicate fino ad altre due preferenze, nel caso in cui la scuola scelta non avesse disponibilità di posti”.

La riforma dell’istruzione tecnica e professionale

Il 21 dicembre, intanto, la VII Commissione del Senato ha approvato il disegno di legge che riforma l’istruzione tecnico-professionale. È prevista adesso la calendarizzazione in aula una volta completata la discussione sulla Legge di Bilancio. La principale novità prevista dal ddl è il passaggio, per questi istituti, al nuovo modello del “4+2”, che sarà attivato in forma sperimentale a partire dall’anno scolastico 2024/25.

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara

“Si tratta – spiega il mnistro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – di una riforma ambiziosa, molto attesa dalle scuole e dal mondo produttivo. Avremo una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A, grazie al potenziamento delle discipline di base e all’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sarà più forte il raccordo fra scuola e impresa, si punterà molto anche sull’internazionalizzazione e sulla ricerca”.

Il modello “4+2”

“Il nostro obiettivo – conclude Valditara – è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive. Valorizziamo lo straordinario capitale umano rappresentato dai nostri giovani, diamo al sistema Paese la possibilità di correre”. Il “4+2” consiste in un quadriennio di formazione secondaria seguito da un biennio di specializzazione in un Its Academy.

Applicato finora in forma volontaria da pochi istituti, il modello diventerà standard, riducendo di un anno l’obbligatorietà scolastica, ma puntando a incentivare, insieme all’internazionalizzazione e al rafforzamento delle competenze di base in italiano, matematica e inglese, l’apprendimento “sul campo”, con una stretta connessione con le realtà produttive locali e una maggiore flessibilità dei piani di studio. Prevista anche la formazione di “campus”, in cui saranno coinvolti più soggetti diversi.

Il liceo del “Made in Italy”

Per l’anno scolastico 2024/25 gli studenti potrebbero inoltre avere un’ulteriore opportunità, sempre che non si decida di far slittare di un anno l’avvio del nuovo liceo del “Made in Italy”. Concentrato su scienze giuridiche ed economiche e competenze imprenditoriali, sulle lingue straniere e sulle correlazioni con le filiere produttive, il liceo punta a formare i manager del futuro, sulla base delle competenze richieste per la gestione d’impresa e delle strategie di mercato.

Un occhio di riguardo, ovviamente, sarà riservato alle produzioni tipiche del nostro territorio, ma anche verso le materie “Stem”, cioè scienza, tecnologia, matematica e ingegneria, che risultano particolarmente richieste dal sistema produttivo e che, di conseguenza, dovrebbero garantire una maggior certezza di sbocchi lavorativi una volta completato il percorso di studi con il conseguimento del diploma.

Alberto Minazzi

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