In vigore da settembre la decisione della Commissione Europea. Tutto quello che deve sapere chi viaggia in aereo
Dal 2006, per motivi di sicurezza, chi si imbarca in un aereo può portare nel bagaglio a mano una quantità limitata di prodotti liquidi: dall’acqua alle creme, dai profumi ai dentifrici.
Un limite che, grazie alle tecnologie all’avanguardia, è stato poi possibile superare nei principali aeroporti che, investendo, si sono dotati dei più moderni scanner di controllo. Almeno finora.
Perché, sia pure temporaneamente (ma al momento senza sapere quando si tornerà alla situazione attualmente in vigore), dal prossimo 1° settembre torneranno i limiti ancora applicati negli scali più piccoli.
Lo ha deciso la Commissione Europea, dopo che sono stati rilevati problemi tecnici nel funzionamento delle apparecchiature che sottopongono i bagagli a mano a una scansione con tomografia computerizzata.
I moderni scanner a tomografia
Creando immagini tridimensionali del contenuto, gli scanner “C3” consentono di analizzare rapidamente e dettagliatamente, senza la necessità di aprirli, i bagagli che vengono introdotti dai passeggeri a bordo dell’abitacolo del velivolo.
Si tratta, ovviamente, di apparecchiature che, sottolinea l’Airport Council Europe (Aci), hanno un costo d’acquisto superiore, in media 8 volte, rispetto a quelle tradizionali a raggi X, così come la manutenzione operativa risulta più cara, fino a 4 volte.
L’investimento deciso dai grandi aeroporti, come quelli italiani di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Milano Linate, è stato dunque importante. E la decisione dell’Unione Europea, che aveva dato il via libera senza restrizioni alle apparecchiature, li penalizza, creando tensioni operative, aggiunge l’Aci.
Anche se il portavoce della Commissione Ue, Adalbert Jahnz, ha spiegato che “non si tratta di mettere in discussione le prestazioni tecniche di queste macchine”, fino al superamento delle problematiche sarà allora necessario riconfigurare i controlli di sicurezza e impiegare personale aggiuntivo.
Liquidi nei bagagli a mano: le regole
La misura “sarà adottata anche dagli aeroporti di tutto il mondo”, ha aggiunto Jahnz, ammettendo però che “al momento non ho informazioni su quanto durerà”. L’unica certezza è che finché i “problemi temporanei” non saranno risolti, “si tornerà semplicemente alle pratiche che si applicano in assenza di queste macchine”.
Dunque, anche chi parte da Roma o Milano potrà portare con sé bottigliette di liquidi con capacità massima di 100 ml, per un massimo di 10 flaconi. La quantità limite non è casuale: al di sotto dei 100 ml, infatti, le quantità di eventuali liquidi pericolosi non sono sufficienti per assemblare un esplosivo a bordo dell’aereo.
I flaconi devono essere inseriti tutti in un sacchetto di plastica richiudibile con dimensioni massime di 18×20 cm. In tal senso è sufficiente un contenitore trasparente per refrigerare gli alimenti acquistabile in supermercato. E ogni passeggero può portare con sé al massimo un contenitore.
È dunque consigliabile al viaggiatore acquistare prodotti in versione “mini”, sfruttare i campioncini, utilizzare kit da viaggio, non gettandoli dopo l’uso, ma conservandoli essendo possibile ricaricarli e utilizzarli nuovamente in futuro.
Liquidi a bordo: quali prevedono limiti
L’elenco di liquidi e altri prodotti sottoposti a limitazioni è estremamente variegato.
Oltre all’acqua e alle bevande, tra gli articoli alimentari vi sono anche le minestre, gli sciroppi, le creme spalmabili, il burro di arachidi o altri prodotti di consistenza analoga. In generale, sono limitate anche le miscele di liquidi e solidi.
Lunga anche la lista dei cosmetici. Si va da creme, lozioni e oli a profumi e spray, dai gel (compresi quelli per i capelli e la doccia) alle sostanze in pasta (come il dentifricio), dal mascara ai recipienti sotto pressione, tra cui deodoranti, schiume per capelli e per barba.
Le restrizioni non si applicano alle quantità di farmaci (purché con prescrizione medica) e agli alimenti per bambini. Va infine chiarito che si applicano le restrizioni previste dai diversi Stati, non essendo prevista una diversa possibilità di regolamentazione da parte delle singole compagnie.
Tra le previsioni particolari, il limite per le creme si calcola in grammi e non in litri (sempre comunque 100).
Riguardo ai liquidi acquistati in regime di duty free, sono ammessi nel bagaglio a mano, ma vanno anch’essi sigillati nella busta di sicurezza fino all’arrivo.
Il bagaglio in stiva e i prodotti senza limiti a bordo
La compagnia aerea può invece applicare regole specifiche, applicando un limite massimo di 10 litri, per i liquidi contenuti nei bagagli in stiva. In caso contrario, non esistono limitazioni per il bagaglio registrato, a condizione che questi liquidi siano imballati in modo sicuro, per evitare perdite durante il trasporto.
Sono da tenere in conto anche le restrizioni doganali, diverse a seconda dei Paesi.
Nell’Unione Europea, per esempio, in stiva si possono portare fino a 10 litri di superalcolici, 20 di vini liquorosi, 90 di vino (di cui massimo 60 di spumante) e 110 di birra. Quanto ai cibi, in Russia vige il limite di 5 kg.
Non ci sono poi limiti, nemmeno a bordo, per una serie di prodotti vari. Tra questi, rossetti e lucidalabbra solidi; talco in polvere; alimenti prescritti da un medico per fini dietetici. Ma anche formaggi solidi e sandwich (anche quando preparati con creme).
Infine, c’è un limite per gli oggetti contenenti batterie al litio: la batteria non eccede i 160 watt/ora. E chi volesse, o più probabilmente dovesse, portare in aereo le ceneri di un proprio caro estinto, può farlo anche in cabina, ma solo all’interno di un’urna sigillata a vite e presentando il certificato di morte e cremazione.
Alberto Minazzi