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Tocatì: il Festival del gioco tra le buone pratiche di Unesco

Tocatì: il Festival del gioco tra le buone pratiche di Unesco
Verona, Piazza delle Erbe

Il Festival Internazionale di Giochi e Sport tradizionali in strada si terrà a Verona tra il 14 e il 17 settembre.  E’ il primo evento in Italia a ottenere il prestigioso riconoscimento.

“Tocatì” in dialetto locale significa “tocca a te”, “è il tuo turno”. Un’espressione che in Veneto si usa, soprattutto nel gioco, quando è la volta di lasciare il posto all’amico “avversario”.
Proprio “Tocatì” è anche il nome di un Festival che dal 2003 si svolge ogni anno a Verona a metà settembre. Una manifestazione di Giochi e Sport tradizionali in strada che quest’anno, oltre al sempre crescente successo, ha raggiunto un ulteriore significativo traguardo.
Da dicembre 2022 infatti il “Tocatì” è stato incluso, prima volta che accade per un programma italiano, nel Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Unesco, in occasione della 17esima sessione del Comitato intergovernativo riunitasi a Rabat, in Marocco.
Nato e cresciuto tra le piazze e i vicoli della città scaligera, l’appuntamento annuale è la simbiosi tra storia e gioco, un momento di appartenenza sociale e culturale. L’edizione 2023 si svolge dal 14 al 17 settembre.

Giochi e sport della tradizione

Il “Tocatì” rappresenta la prima manifestazione in Italia ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento e ad assumere il ruolo di riferimento mondiale per tutti gli appassionati di giochi e sport tradizionali.
L’evento è incentrato sulla riscoperta, la valorizzazione e la salvaguardia di Giochi e Sport tradizionali ritenuti parte fondamentale della cultura di un popolo, come lo stesso Unesco ha riconosciuto nella Carta Internazionale del gioco Tradizionale nel 2003.
Il “Tocatì” si svolge su un’area di 200mila metri quadrati del centro storico di Verona.

Per tre giorni le comunità ludiche tradizionali propongono oltre 50 giochi tra quelli italiani e quelli di un ospite d’onore che ogni anno partecipa al Festival. Quest’anno sarà il Portogallo.
Tocatì, giunto alla 21esima edizione, è organizzato dall’ Associazione Giochi Antichi (AGA) in collaborazione con il Comune di Verona ed è  patrocinato dall’Università degli Studi di Verona, dall’Associazione Europea Giochi e Sport Tradizionali (AEJEST) e dal MIC – Ministero della Cultura Italiana con la collaborazione e il sostegno dell’ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e della Regione Veneto.

“Tocatì” 2023

Dal 14 al 17 settembre il centro storico di Verona diventerà dunque un grande palco a cielo aperto dove andrà in scena la tradizione, tra giochi e sport. Tra questi, solo per citarne alcuni tra i più spettacolari, il “Jogo del Beto”, un gioco spontaneo svolto anche nelle scuole durante la pausa dalle lezioni o durante altri eventi ricreativi che vedono coinvolti bambini, ragazzi e famiglie. Come si svolge? Si tratta di difendere una postazione, costituita da tre bastoncini di legno convergenti, con un altro bastone molto simile a quello da hockey che viene utilizzato per lanciare all’avversario una palla di pezza.

Corsa con la Cannata

Ci sarà anche, tra le comunità ludiche italiane, il “To’ Vegna” nel quale i giocatori possono colpire una pallina di gomma solo utilizzando avanbracci e gambe. E ancora il gioco ciociaro prettamente femminile della “Corsa con la Cannata”, che riprende l’usanza antica delle donne di portare un’anfora colma di acqua sul capo senza l’utilizzo delle mani e quello del “Bastone Pugliese, un’arte marziale vicina a quella del bastone siciliano come tecniche e combattimento.

Il Portogallo ospite a Verona

Il Portogallo  arriverà a Verona con giochi e sport tradizionali della memoria della sua gente. Ma anche con musiche, danze tradizionali artigianato e specialità gastronomiche.
Nei tre giorni del Festival, infatti, la città sarà animata non solo dai giochi ma anche da incontri e concerti nel Teatro Romano con ospiti prestigiosi come la cantante e musicista toscana Ginevra Di Marco, una delle più interessanti interpreti del panorama italiano e Teresa Salgueiro, cantante dei Madredeus dal 1987 al 2007, voce portoghese poetica, sensibile e profonda.

Teresa Salgueiro

Non mancheranno la magia del Fado e del Canto Lantejano, già dichiarati Patrimonio dell’Umanità; la recitazione e il teatro nel Cortile di Castelvecchio e a Palazzo Forti l’“osteria del gioco”, uno spazio conviviale dove vengono offerti prodotti tipici del veronese, gestito dai volontari storici del festival.

Silvia Bolognini

 

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Tag:  festival, Unesco