Inseriti nella lista di Time anche un chirurgo pediatrico trevigiano, un’infermiera aretina e una statistica romana
Dei vari elenchi fanno parte anche il presidente francese Emmanuel Macron, per aver ribadito la garanzia del diritto all’aborto, e l’ex presidente Usa Jimmy Carter, definito “determinato eroe della salute”, nella lista dei “Titani”, l’attrice Halle Berry (“Una voce per la menopausa”) tra i “Leaders” e il suo ex collega Michael J. Fox, inserito tra i “Catalizzatori” per l’impegno “Alla ricerca delle cure per il Parkinson”.
Ci sono poi numerosi scienziati, tra cui il gruppo le cui scoperte hanno portato ai farmaci Glp-1 per la perdita di peso e il diabete. O Khaled Kabil, che ha gestito un programma che ha liberato l’Egitto dalle infezioni da epatite C. E la coppia Grégoire Courtine-Jocelyne Bloch, capace di creare un impianto cervello-colonna vertebrale in grado di far camminare di nuovo un uomo paralizzato. O anche l’immunobiologo Akiko Iwasaki, uno dei principali ricercatori sul long Covid, che sta sviluppando un vaccino nasale la malattia.
Ma, nella lista “Time100 Health”, in cui la rivista di informazione americana ha scelto per la prima volta le 100 persone ritenute più influenti nella sanità nel 2024, rientrano anche tre eccellenze italiane: il 52enne chirurgo pediatrico originario di Conegliano (Treviso) Paolo De Coppi, l’infermiera aretina Carlotta Pianigiani e la statistica romana Francesca Dominici, inseriti rispettivamente nelle categorie degli “Innovatori”, dei “Leaders” e dei “Catalizzatori”.
Paolo De Coppi: “In utero medicine”
Il titolo della breve scheda dedicata al veneto Paolo De Coppi, “In utero medicine”, viene subito spiegato da Time con il fatto che “nonostante i tanti progressi della biologia, alcuni regni del corpo umano rimangono fuori portata, come il mondo intrauterino di un feto in via di sviluppo. Sebbene gli ultrasuoni e i test genetici possano rivelare alcune parti di questo universo, i medici hanno ancora difficoltà a capire esattamente come si sta sviluppando un feto e a riconoscere quando le cose non stanno procedendo come previsto”.
Il merito riconosciuto al chirurgo pediatrico italiano, consulente presso il Great Ormond Street Hospital di Londra, è quello di riuscire a “riparare malformazioni congenite trovando modi per fornire al feto le cellule giuste per far crescere tessuti o organi mancanti”.
“Per fare ciò – prosegue la scheda – nel 2024 lui e il suo team, guidato da Mattia Gerli, hanno aperto la strada a modi per prelevare cellule dal liquido amniotico e coltivare organoidi che imitano le cellule polmonari, intestinali e renali del feto”.
È la prima volta, si sottolinea, che tali repliche di tipi specifici di tessuti come questi vengono creati dal liquido amniotico, prelevato in qualsiasi momento dopo la 16^ settimana di gravidanza.
Un organoide costruito in questo modo, simulando la condizione del feto “potrebbe fornire ai chirurghi informazioni su quali feti potrebbero trarre beneficio” da un intervento fetale invasivo e rischioso. Il team di De Coppi sta testando l’approccio sulle pecore, con la speranza di poter poi condurre test anche sugli esseri umani, per aprire nuove strade per il trattamento del feto.
Carlotta Pianigiani: “Assistenza mobile in caso di crisi”
Completamente diverso l’ambito in cui opera la toscana Carlotta Pianigiani: quello dell’assistenza mobile garantita in caso di crisi. Nello specifico, il riferimento va alla situazione che si è creata ad Haiti, dove opera sul campo l’infermiera italiana fin dal 2023, come guida di un team che da inizio 2024 ha iniziato l’allestimento di cliniche mobili, in seguito alla violenta rivolta del mese di marzo. Questa, ricorda la scheda di Time, “ha provocato centinaia di migliaia di sfollati, causato carenze di approvvigionamento e costretto a chiusure diffuse di scuole e ospedali”.
“L’accesso all’assistenza sanitaria di base – ricordano le parole citate della coordinatrice dell’assistenza per l’organizzazione umanitaria Alima – è un incubo in questo momento. L’acqua potabile è un problema, l’accesso al cibo è un problema e la libertà di movimento è un problema a causa dei continui attacchi”. L’équipe che fa capo a Carlotta Pianigiani, aggiunge la scheda di Time100 Health, “serve circa 50 persone al giorno, fornendo assistenza primaria e psicologica essenziale alle persone il cui studio medico o gli ospedali locali sono stati costretti a chiudere”.
Un compito reso ancor più complicato “a causa delle continue minacce alla sicurezza e della situazione politica instabile”, che costringono il team a essere “pronto a modificare i propri piani in qualsiasi momento, rendendo la sua configurazione mobile unica particolarmente utile”. “Da un giorno all’altro – aggiunge Carlotta Pianigiani nelle dichiarazioni raccolte da Time – metà dei siti potrebbero chiudere perché le persone sono costrette ad andarsene, quindi dobbiamo adattarci costantemente. Ma le persone sono ciò che ti fa andare avanti”.
Francesca Dominici: “Combattere l’inquinamento”
Dal giorno della laurea, nel 1993 all’Università “Sapienza” di Roma, e da quello del dottorato, sempre in Statistica, conseguito nel 1997 all’Università di Padova, ne ha fatta, di strada, Francesca Dominici. Oggi, come professore di Biostatistica presso la Harvard School of Public Health, è stata inserita tra le personalità più influenti in ambito sanitario da Time100 Health, che l’ha definita “leader nel collegare l’inquinamento da Pm2,5 al rischio di morte prematura, soprattutto tra gli anziani e le persone affette da Covid-19”.
Attraverso la sua attività, Francesca Dominici mira proprio a contribuire i problemi legati alla presenza, nell’aria che respiriamo, di una delle polveri sottili ritenute più insidiose per la nostra salute. Formato da particelle di appena 2 milionesimi e mezzo di metro, il Pm2,5, ricorda Time, è praticamente ovunque, “prodotto all’aperto dagli scarichi dei veicoli, dalle centrali elettriche, dagli incendi e altro ancora, e all’interno da fonti comuni come il fumo di tabacco, la cottura alla griglia o la frittura di cibi e il fumo dei caminetti”.
La dimensione di queste particelle consente loro di penetrare nel tessuto polmonare e la loro presenza nell’organismo è collegata a malattie cardiache, asma, basso peso alla nascita e altri mali. Con i suoi studi, Dominici ha dunque indagato sul legame tra i livelli di fuliggine e gli effetti negativi sulla salute. E ha accolto come “un’enorme vittoria per la salute pubblica” la decisione presa a febbraio negli Stati Uniti di ridurre la concentrazione consentita di particelle per metro cubo da 12 a 9 microgrammi. “Significa respirare aria più pulita per tutti”, è stato il suo commento.
The Time 100 Health: il senso di una classifica
“L’innovazione sanitaria, come questo elenco, riflette al meglio l’umanità: le persone che usano tutta la loro intraprendenza e ingegno per aiutarsi a vicenda a vivere meglio”.
Così la redazione di Time ha spiegato il senso della classifica che individua le personalità più influenti in campo sanitario, individuati in collaborazione con il team di corrispondenti ed editori sanitari. “Sulla scia della pandemia – si aggiunge – emerge una nuova era, caratterizzata da nuove scoperte, nuovi trattamenti e vittorie globali sulle malattie”.
“Time100 Health – illustra i motivi delle scelte il redattore capo, Sam Jacobs – è una comunità di leader di tutti i settori (scienziati, medici, sostenitori, educatori e politici, tra gli altri) impegnata a creare cambiamenti tangibili e credibili per una popolazione più sana. Insieme, ci ricordano che molte cose stanno andando per il verso giusto e il loro lavoro è sufficiente per ispirare la convinzione che il mondo della salute sia nel mezzo di un’età dell’oro di risultati e trasformazioni”. Persone che Time riunirà per la prima volta a maggio a New York.
Alberto Minazzi