Ca’ Foscari in prima linea per lo studio e la conservazione dei murales del progetto “The Wallà”
Si aprono nuove linee di ricerca nel settore della diagnostica dei beni culturali. Parte da Venezia l’accordo per lo studio e la conservazione dei murales del progetto di rigenerazione urbana partecipata “The Wallà”, iniziato in maggio 2021 su iniziativa dell’associazione di promozione sociale “Collettivo Boca Verta APS” in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso.
“The Wallà” si propone di trasformare i muri di edifici pubblici e privati in tele dando vita a un museo permanente a cielo aperto.
Tuttavia le pitture murali sono a rischio scomparsa perché soggette a deterioramento nel tempo e a causa degli agenti atmosferici.
Per questo, L’Università Ca’ Foscari di Venezia si pone ora l’obiettivo di salvaguardare le pitture murali grazie all’accordo siglato con l’associazione che sta realizzando un borgo dedicato alla Street Art a Vallà, frazione di Riese Pio X (Tv), attraverso lo studio della composizione e il comportamento dei prodotti usati dagli artisti.
Il progetto pilota per la conservazione e difesa del patrimonio cultura di strada
Keith Haring, classe 1958, artista scomparso a 32 anni, è considerato il padre della Street Art e i suoi lavori, caratterizzati da omini stilizzati in movimento e coloratissimi, sono il simbolo della cultura pop. Di salvaguardia delle opere di questo movimento artistico nato negli Stati Uniti negli anni Cinquanta e sessanta con il graffitismo e che vedeva colorare i muri dei quartieri poveri di new York e Philadelphia come anche quelli delle università e dei palazzi istituzionali, si è iniziato a parlare a livello main stream proprio con Haring.
A Pisa ha dipinto il suo ultimo murale “Tuttomondo” sulla chiesa di Sant’Antonio Abate e quest’opera, come altre, rischiava di essere persa per il deterioramento del tempo e degli agenti atmosferici. Così il salvataggio dei lavori di Haring è stato affidato a un team di scienziati dell’Università di Pisa.
Un allarme salvaguardia che oggi in Italia riguarda migliaia di artisti che operano nella Street Art a livello professionale pur se solo qualche decina di loro ha raggiunto livelli di notorietà internazionale.
“Il gruppo Scienze per la Conservazione del Patrimonio Culturale di Ca’ Foscari – spiega la professoressa Francesca Izzo che lo coordina – da una decina d’anni sta studiando il fenomeno e ora con questo accordo sarà possibile effettuare delle vere e proprie campagne diagnostiche anche coinvolgendo gli studenti che si stanno formando per diventare esperti scientifici nell’ambito della Conservazione”.
Valla: il borgo della Street Art
“L’obiettivo dell’accordo – continua la professoressa Francesca Izzo – è quello di studiare i materiali usati dagli artisti per arrivare a valutare quali possano essere le strategie di conservazione e di manutenzione delle opere di strada.
Nei prossimi giorni inizieremo i sopralluoghi a Vallà, la frazione di Riese Pio X che sta dando lustro alla street Art e questo ci permetterà anche di valutare i materiali che meglio possano adempiere al compito di conservazione delle opere realizzate e di sostenibilità ambientale”.
“The Wallà” unisce in un gioco di parole il termine inglese “wall” muro e il paese in cui ha luogo l’iniziativa, Vallà nel trevigiano ed è un progetto che attraverso la Street Art guarda al miglioramento del degrado urbano e a creare opportunità culturali e economiche del territorio, valorizzando gli immobili oggetto degli interventi degli artisti.
“La cosa molto bella – conclude Francesca Izzo – è che se in un primo momento quanto veniva realizzato ha destato delle perplessità perché ancora molte persone fanno fatica a concepire l’arte al di fuori di un museo, oggi l’intero paese partecipa al progetto con entusiasmo”.
Finora sono state realizzate 17 opere, 13 delle quali su pareti private di case e capannoni e 4 su edifici pubblici, la scuola elementare, il campo da basket e da pallavolo. Ogni opera in media supera i 60 metri quadri e si stima che ad oggi siano stati riqualificati oltre mille metri quadri di pareti.
Al progetto, tra gli altri, hanno partecipato artisti di fama internazionale come Ericailcane, Kraser, Zed1, Zentequerente, Tony Gallo, Vera Bugatti, Alessandra Carloni, Bastardilla, Agostino Iacurci e StenLex.
Silvia Bolognini