Bonhams Prize a “Materia Eterea” di Barbini Specchi Veneziani.
Glass in Venice a Massimo Micheluzzi e Simone Cenedese
Proseguono gli appuntamenti diffusi sul territorio metropolitano nell’ambito di “The Venice Glass Week”, il primo festival internazionale della città dedicato all’arte del vetro di Murano.
Un evento che coinvolge molte delle principali istituzioni di Venezia con l’obbiettivo di rivitalizzare e sostenere una delle più importanti attività artistiche del territorio.
A Mestre 14 esercizi commerciali hanno aderito a “Penso Vetro”, la mostra diffusa di opere vetrarie promossa dal Comune in collaborazione con Muve di Venezia e Distretto del Commercio di Mestre. Nelle vetrine dei negozi, fino al 15 settembre, si potranno ammirare sculture vitree che risultano tra le più significative espressioni dell’arte vetraria contemporanea.
A Venezia, invece, è il tempo delle premiazioni.
I premi The Venice Glass Week
La prima edizione del “Bonhams Prize for The Venice Glass Week” ha premiato la riuscita combinazione di tradizione e innovazione, individuando in “Materia Eterea” di Barbini Specchi Veneziani l’opera vincitrice. Il progetto è stato scelto dalla giuria di esperti – composta tra gli altri da Dan Tolson, Direttore Internazionale del Dipartimento di Arti Decorative del ‘900 e Design di Bonhams, New York – anche per lo spirito collaborativo, il forte concept e la cura di tutti gli aspetti espositivi e di comunicazione.
La premiazione si è svolta a Palazzo Franchetti in concomitanza con l’ottava edizione del premio “Glass in Venice”, assegnato da Istituto Veneto e Fondazione Musei Civici di Venezia a Simone Cenedese e Massimo Micheluzzi.
Il progetto Materia Eterea
Il progetto vincitore del “Bonhams Prize” presenta 14 lavori realizzati in collaborazione con dieci maestri del vetro e quattro designer internazionali che si possono vedere nell’esposizione aperta al pubblico a Palazzo Tito, sede della Fondazione Bevilacqua La Masa, fino al 27 novembre 2019.
L’azienda vincitrice è la più antica di Murano. Vanta una tradizione nel settore che risale al diciassettesimo secolo e impiega attualmente tre generazioni di esperti artigiani.
La giuria ha infine assegnato due Riconoscimenti speciali ad altrettanti progetti valutati particolarmente interessanti ed emblematici dello spirito del festival.
Si tratta di “Isolani” di Roisin de Buitlear, mappatura di oltre 50 artisti del vetro residenti in isole di tutto il mondo realizzata utilizzando opere d’arte originali create su vetrini in miniatura e “Autonoma”, progetto sperimentale nato nel 2017 come programma di scambio con la Pilchuck Glass School di Seattle, USA.
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