Le originali opere in vetro di Murano sono in mostra fino al 13 settembre sulla spiaggia a ridosso di Sant’Erasmo
Siamo sulla suggestiva spiaggetta del Bacan, a Sant’Erasmo.
Ci sono conchiglie, granchi, polipi, seppie. E – perché no? – anche un’orata. Creature legate al mare, cosa naturale e ovvia considerato l’ambiente tipicamente veneziano in cui si possono vedere. Se non fosse che si tratta di fedeli riproduzioni realizzate in vetro.
L’artista che le ha prodotte è Mauro Vianello, muranese doc, che fino al 13 settembre dà vita alla sua “Venice Glass Beach”. Un modo originale per scoprire l’arte del vetro e valorizzarne le produzioni.
Esposizione virtuale ed eventi in diretta dal Bacan
Non è indispensabile trovarsi in bacan per ammirare le opere di Mauro Vianello. Per aprire a tutti la possibilità di farlo, l’artista muranese ha infatti creato anche una pagina Facebook, “The Venice Glass Beach”, condivisa sui maggiori social.
Attenzione alle date e agli orari degli eventi che sono comunicati nelle stesse pagine. Proprio attraverso la rete l’artigiano del vetro fa conoscere la sua produzione in modo originale: oltre all’esposizione delle sue creature marine e al servizio fotografico di Marco Santin che mette in risalto l’artisticità della lavorazione, Mauro Vianello ha introdotto nel calendario degli appuntamenti anche alcune dimostrazioni … a pelo d’acqua.
Eventi in Bacan
Si aggiungono piccoli eventi temporanei ai quali si può assistere in diretta collegandosi on line o di persona per chi ha una barca – l’unico modo per arrivare al Bacan – e può raggiungere il suggestivo lembo di terra a ridosso di sant’Erasmo.
Tra gli appuntamenti dal Bacan è prossimamente prevista la dimostrazione della lavorazione del vetro a lume, trasmessa in streaming sui social media. Condizioni meteo permettendo, l’evento è in programma giovedì o venerdì sera. Chiunque lo desideri potrà quindi lasciarsi affascinare dalle creazioni che nascono con questa tecnica e comprendere il valore di un’artigianalità tutta veneziana.
La passione per il vetro e le creature marine
Mauro Vianello è un “Lampwork Artist”, ovvero un artista della tecnica vetraria a lume.
«”The Venice Glass Beach”- ci spiega – è nata dalla mia passione per il vetro, che porto avanti da quando ero giovanissimo. E’ il mio modo, sicuramente originale – per far vedere un’eccellenza tutta veneziana e di grande valore qual è il vetro di Murano. In particolare sono un amante delle creature del mare/laguna.
I miei soggetti sono pesci, granchi, conchiglie, molluschi vari che poi espongo virtualmente dalla spiaggia del Bacan.
Il messaggio che voglio dare con quest’iniziativa è che sarebbe importante avere a Venezia uno spazio dedicato dove gli artisti possano periodicamente allestire mostre per far vedere le loro creazioni e farsi conoscere.
Per realizzare le mie opere dedico particolare cura ai dettagli, ai colori oltre che alla lavorazione. E’ importante che nulla sia lasciato al caso perché siano il più possibile somiglianti ai soggetti che riproducono. Ad esempio la mia ultima produzione, un’orata, ha richiesto parecchi mesi di lavorazione per il risultato che volevo ottenere. Poi arriva la grande soddisfazione quando capita che chi li osserva scambi i soggetti per veri. Gli anni scorsi ho esposto i miei pezzi legandoli a delle fake news per destare l’attenzione. Un esempio? Le immagini sui social dicevano che le tartarughe Caretta Caretta erano arrivate al Bacan? No, si trattava in realtà di fedeli riproduzioni».
Il vetro: un’arte da tutelare
«Con “The Venice Glass Beach”, una versione tutta personale di “Venice Glass Week” – sottolinea Vianello – desidero richiamare l’attenzione sul mondo del vetro non con la classica mostra ma in maniera originale. Quset’anno, visto il difficile momento che anche questo settore sta vivendo a causa della pandemia, ho voluto catturare l’attenzione proponendo in rete questi piccoli eventi. Quella del vetro è una nobile arte, antica. A Venezia i maestri vetrai continuano fieri la loro tradizione tramandandola di generazione in generazione. Un patrimonio che appartiene alla città e va tutelato e fatto conoscere nel resto del mondo».