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“THE HUB - human bits”: a Venezia la casa dell’innovazione partecipata

“THE HUB - human bits”: a Venezia la casa dell’innovazione partecipata
La nuova sede di "THE HUB - human bits" a Mestre - Ve

Il progetto di Prossimi Impresa Sociale ETS e Fablab Venezia si svilupperà in uno spazio di 500 metri quadrati nel cuore di Mestre

Un tempo, negli spazi al civico 33 di via Rosa a Mestre si trovava la famosa tipografia Valentini. Dalla primavera del 2025, ultimati i lavori di ristrutturazione degli ambienti, diventeranno la sede della casa dell’innovazione digitale e sociale partecipata, aperta a tutti coloro che desiderino dare un contributo al progetto, condiviso tra numerosi partecipanti. Un luogo dove imprese, artigiani, creativi, cittadini e professionisti potranno sperimentare, collaborare e ispirarsi reciprocamente.

Sarà uno spazio di riferimento, in posizione strategica nel cuore della città, facilmente raggiungibile sia da Venezia, sia dalla terraferma. Qui le tecnologie di fabbricazione digitale entreranno in dialogo con le lavorazioni artigianali di ieri e di oggi per generare nuove competenze e applicazioni tecniche e creative. Un luogo dove si svilupperanno soluzioni avanzate e inclusive per giovani, creativi, persone con fragilità.

Da sinistra a destra Andrea Boscolo, i coniugi Valentini, Leonidas Paterakis e Alberta Menegaldo

Il nuovo polo dell’innovazione

“THE HUB – human bits” sarà uno spazio fondamentale in città per supportare una digitalizzazione responsabile“, sottolinea Alberta Menegaldo, presidente di Prossimi Impresa Sociale ETS, spin-off di Fablab, realtà che si occupa di sviluppo di progetti di fabbricazione digitale a impatto sociale con particolare attenzione verso i soggetti fragili. “Il progetto si svilupperà in un’ottica di collaborazione e open innovation con gli enti e le istituzioni locali, aziende e professionisti”.

L’apertura dei nuovi spazi è prevista in primavera del prossimo anno. Gli spazi dell’ex tipografia e l’immobile al primo piano saranno ristrutturati anche con il contributo economico di imprese locali e non solo che hanno deciso di contribuire alla costruzione della nuova casa dell’innovazione. Negli ambienti attrezzati all’avanguardia troveranno posto le tecnologie di produzione digitale: stampa e scansione 3D, robotica, coding, modellazione avanzata e parametrica.

Sarà un luogo in dialogo con altri hub internazionali per far nascere insieme dei nuovi progetti e trasferire nel proprio territorio le nuove pratiche di innovazione realizzate da altri. La nuova location sarà aperta a tutti e partecipativa e crescerà con l’apporto di chiunque desideri collaborare per sviluppare produzioni artistiche e culturali, supporti tattili e didattici per la fruizione inclusiva, ausili per persone con disabilità e applicazioni per far crescere il patrimonio digitale, progetti di design sostenibile e “for all” e case stampate in 3D, alfabetizzazione digitale e formazione avanzata, ricerca e sviluppo.

The Hub rendering

Un progetto di rigenerazione urbana

“E’ una vera e propria operazione di rigenerazione urbana a matrice culturale e innovativa che parte dal basso”, spiega Andrea Boscolo, socio co-fondatore di Fablab Venezia, laboratorio di fabbricazione digitale operativo da diversi anni sul territorio veneziano e di Prossima Impresa Sociale ETS. “Sarà un luogo del fare digitale che a Venezia non c’era nato per offrire alla città nuovi servizi e una finestra sul fare futuro“.

“Crediamo – prosegue Boscolo – nella creazione di un ecosistema cittadino nuovo e partecipativo che risponda ad una logica d’impresa ad impatto e di sostenibilità economica. Ci sono aziende che stanno credendo in questo progetto completamente privato e, come noi, stanno anche mettendo del loro con un contributo finanziario. E lo stesso vale per i professionisti. Un quinto del progetto è sostenuto da un crowdfunding d’impresa, da Fablab e ci sono poi i bandi per finanziamenti pubblici”.

Andrea Boscolo e Barbara Menegaldo

Un esempio per comprendere cosa facciamo e in che modo tecnologie e artigianato interagiscono? La realizzazione del granchio celebrativo esposto a lungo davanti al Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue per celebrare i suoi cento anni. “In questo caso il fabbro ha costruito lo scheletro, noi l’abbiamo disegno e un maestro d’ascia ha spiegato in che modo la scocca esterna dell’animale avrebbe dovuto essere protetta dall’acqua”, spiegano.

“THE HUB – human bits” dagli spazi dell’ex tipografia avrà un collegamento diretto con Corte Legrenzi che diventerà un polo urbano di produzione culturale e progettualità futuribili sui temi della valorizzazione della creatività e sostenibilità intesa anche come mobilità urbana lenta.

Il digitale, la sfida del futuro per una Venezia futur-abile

Come saranno le città, le scuole, le professioni, l’artigianato, i musei di domani? “Il digitale è un paradigma per il futuro – riprende Andrea Boscolo – il mezzo con cui possiamo offrire servizi alla cittadinanza, supportare l’artigianato, il manifatturiero, l’edilizia, le imprese culturali e creative. Fablab fa questo da 10 anni nell’ambito della fabbricazione digitale, per l’Europa il pilastro della tecnologia e innovazione”.

“Con Prossimi Impresa Sociale – prosegue – si sono aggiunti la società partecipativa e l’inclusività e il contrasto del divario digitale. Questo HUB mette insieme quello che sta succedendo nelle migliori città d’Europa per quindi supportare i cittadini che devono digitalizzarsi, le imprese, ma anche per creare un futuro di Venezia come luogo di collaborazione nel quale persone e tecnologie danno forma a idee inclusive, sostenibili e sperimentali”.

 

Nella casa dell’innovazione si troveranno quindi servizi alla cittadinanza, uno spin-off universitario, progetti di tante istituzioni, spazi allestiti con tecnologie avanzate, formazione, progetti per i giovani, per supportare la creatività e l’arte e creare prodotti più sostenibili. In altre parole, formare una cittadinanza “smart”. “Questo progetto – conclude Boscolo – nella realtà del territorio veneziano significa portare sul nostro territorio il digitale buono attraverso progettualità diverse in dialogo tra loro per renderlo un bene comune. E offrire nuove opportunità di lavoro per i giovani”.

Tante realtà partecipano al progetto

Ad oggi le realtà che hanno già firmato il Protocollo d’intesa sono: Direzione ICT e Agenda Digitale della Regione Veneto; Unioncamere Veneto; Camera di commercio Venezia Rovigo; Confartigianato Imprese Venezia; CNA Associazione Metropolitana di Venezia; Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia; Collegio Geometri di Venezia; Rete Innovativa Regionale Euteknos e Venetian Green Building Cluster; Rete di Imprese Luce in Veneto; Fondazione Nord Est; Punto Confindustria; CAV-CSV di Venezia e Gruppo Coges don Milani; Legacoop Veneto.

La costruzione della casa dell’innovazione è supportata anche da una rete locale di aziende: Impresa Edile RGV Restauri Generali Veneziani; Serramenti Longato, Skema pavimenti; Gruppo Fantoni; Consorzio della Ceramica di Civita Castellana; Divisione Energia; Tekno Point; Lampugnani Rappresentanze, Rubinetteria Paffoni; Impianti Cea3000; E+ Costruire Insieme, Ecopavi, Leroy Merlin. Il progetto ha il patrocinio di veneto Innovazione ed è supportato nell’ambito dell’accordo quadro in essere tra Fablab Venezia e l’Università Ca’ Foscari del capoluogo veneto.

Silvia Bolognini

Un commento su ““THE HUB – human bits”: a Venezia la casa dell’innovazione partecipata

  1. Complimenti per vostra professionalità, curiosità e sensibilità e per aver dato voce alla società civile che crea un ecosistema virtuoso.


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