Entrambe le zone colpite, nel passato, hanno avuto grandi sismi
La popolazione l’ha percepita chiaramente fino a 20 km dall’epicentro, che è stato localizzato a 7 km da Fregona, nell’Alta Trevigiana, con una profondità di 12 km. La scossa di terremoto di 2.9 gradi sulla scala Richter che ha interessato il Veneto, alle 7.21 di questa mattina, 23 giugno.
Le province coinvolte nel sisma sono quelle di Treviso e Belluno e, come segnala la Regione, i Comuni in cui la scossa è stata percepita sono quelli di Fregona, Vittorio Veneto, Sarmede, Revine Lago, Cappella Maggiore, Colle Umberto, Cordignano (il più lontano dall’epicentro, distante 15 km) nel Trevigiano; Belluno, Ponte nelle Alpi, Tambre, Alpago, Limana, Chies d’Alpago e Tarzo nel Bellunese.
La scossa è stata avvertita ma ha fortunatamente provocato solo paura.
La Protezione civile regionale non segnala infatti al momento danni “né lievi, né rilevanti”.
Il terremoto ha coinvolto una zona che, come è noto, in Veneto risulta a maggior pericolosità sismica.
Il 29 giugno 1873 fu colpita da un terremoto con intensità macrosismica, di intensità tra il IX e il X grado della Scala Mercalli–Cancani–Sieberg (MCS) e magnitudo stimata 6.3.
Il 18 ottobre 1936, ci fu ancora un record con un’intensità del IX grado della Scala Mercalli e una magnitudo di 6.2.
Secondo terremoto della giornata a Frosinone
Nel primo pomeriggio, alle 12:27, è stata la volta di Frosinone, dove si è verificato un terremoto di 3.2 gradi Richter.
Anche in questo caso, molte le chiamate allarmate ai vigili del fuoco senza che ci siano stati danni.
E anche in questo caso, un pregresso di tutto rispetto, rimosso nella paura dei cittadini ma sempre latente: il grande terremoto del 1984, che aveva fatto registrare l’ottavo grado della Scala Mercalli e magnitudo 5.9 della scala Richter. Sotto osservazione, una faglia tra Posta Fibreno e Campoli Appennino.