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Terremoto oggi: la scossa più forte sentita da Bolzano a Roma

Terremoto oggi: la scossa più forte sentita da Bolzano a Roma
@ Ingv aggiornata alle 09.10 del 09/11/2022

Epicentro in Adriatico ha evitato una tragedia. Grande paura nelle Marche

Per ben 34 volte in due ore, il fondale dell’Adriatico di fronte alle Marche ha tremato questa mattina, 9 novembre 2022, con scosse di magnitudo da 2 gradi in su.
La prima scossa, quella delle 7.07, la più forte, di 5,7 gradi sulla scala Richter, è stata percepita in buona parte del Centro e del Nord Italia.
Da Roma a Bolzano, passando per il Veneto, l’ Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, moltissimi cittadini si sono allertati raccontando sui social di lampadari che a lungo si sono mossi, di letti che hanno sussultato e di risvegli sollecitati dalla scossa.
In alcuni casi, il terremoto è stato avvertito anche a sud, fino alla Puglia.
La Sala sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ne ha localizzato l’epicentro a circa 30 km di distanza dalla costa della provincia di Pesaro-Urbino, con un ipocentro a circa 7 km di profondità.

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Il terremoto

Nessun comune si trova entro i 20 km dall’epicentro ed è anche per questo motivo che i danni registrati sono di lieve entità, senza segnalazioni di feriti o decessi collegati al sisma.
La città più vicina è Fano, a 31 km a sud-ovest dell’epicentro della scossa delle 7.07.
Poco più distante, 35 km a ovest, il capoluogo Pesaro. Ma anche altri grandi centri, da Ancona (47 km), Rimini (61) e Cesena (87) sono poco distanti.
Lo sciame sismico è proseguito con una seconda scossa, di magnitudo 4.0, a 5 minuti di distanza dalla prima. Tra quelle che hanno seguito, a intervalli ravvicinati, le più intense sono state quella delle 7.40 (3.8) e quelle delle 7.30 e delle 7.58, che hanno raggiunto 3.7 gradi.
L’epicentro di tutte le scosse è stato individuato, a distanze variabili, sempre al largo della costa, prevalentemente pesarese, ma in un caso (scossa di magnitudo 2.5 delle 8.14) nel mezzo dell’Adriatico.

Le conseguenze

Dopo la scossa delle 7.07, molta gente in preda al panico si è riversata in strada, anche se ancora in pigiama, da Pesaro ad Ancona. Numerose le chiamate ai Vigili del Fuoco, con la segnalazione di crepe alle pareti di alcuni edifici, caduta di calcinacci e ascensori bloccati nel capoluogo regionale.
Per motivi precauzionali i sindaci hanno ordinato la chiusura di diverse scuole, tra Ancona, Osimo, Jesi, Loreto e Senigallia. E’ inoltre stato interrotto il traffico ferroviario sulla linea adriatica, nei pressi di Ancona, per verificare eventuali danni ai binari.

Piccoli acorgimenti da attivare prima, durante e dopo il terremoto

Poiché il terremoto non è nelle nostre aree un fenomeno atipico, può essere utile adottare piccoli accorgimenti utili ad affrontare eventuali altri momenti di paura.
Ecco quali sono i consigli della Protezione Civile in caso di terremoto, con azioni di prevenzione e di protezione durante il sisma.

Prima:

Fissare alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti. Appendere quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete

bloccare con le ante dei mobili della cucina e degli armadi, in modo che non si aprano durante una scossa.

-sapere dove chiudere i rubinetti di acqua e gas, oltre all’interruttore generale della luce in caso di occorrenza

-Informarsi su quanto prevede il Piano di protezione civile del proprio comune

-individuare a priori i punti sicuri della propria abitazione: angoli delle pareti, vani delle porte, tavoli e letti sotto i quali eventualmente ripararsi

-tenere in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica e una radio a pile

Durante

-ripararsi in un luogo protetto: vicino a un muro portante, sotto una trave, sotto un letto

-fare attenzione all’uso delle scale e non usare l’ascensore, che potrebbe bloccarsi

-se all’aperto, allontanarsi da edifici, alberi, linee elettrche e quant’altro possa colpire

Dopo

-Uscire in strada con prudenza, mettendo le scarpe per non ferirsi

-assicurarsi dello stato di salute delle persone e attivarsi eventualmente per i primi soccorsi

-raggiungere le aree di attesa previste dal Piano di Protezione civile della propria città

-Se c’è in vicinanza il mare, allontanarsi dalla spiaggia e raggiungere un posto elevato

Limitare l’uso di auto e di cellulari

Alberto Minazzi

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Tag:  terremoti

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