La prima scossa nel Cosentino, di magnitudo 4.9, seguita da altre di assestamento, con un massimo di 3.1 gradi
È stata percepita fino in Puglia, ma per fortuna, secondo i primi accertamenti, non avrebbe provocato danni a persone o cose. La Calabria, ieri sera, alle 21.43 di giovedì 1 agosto 2024, ha tremato per un forte terremoto, che ha raggiunto una magnitudo di 4.9. L’evento, il più forte degli ultimi 12 anni nella zona secondo i dati del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, è stato seguito nella notte da una serie di scosse di assestamento, di cui 3 superiori a 2 gradi e la più forte (magnitudo 3.1) registrata dai sismografi 10’ minuti dopo quella principale.
L’epicentro del primo terremoto è stato individuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 3 km a ovest di Pietrapaola, nel Cosentino, a una profondità di 21 km. La forte scossa ha fatto scattare il panico tra la popolazione, con molti che per paura hanno preferito trascorrere la notte fuori casa, dormendo in macchina o in tenda. Il Dipartimento della Protezione civile ha convocato l’Unità di crisi già a partire dalle 23, con l’avvio di una serie di sopralluoghi di accertamento. In alcuni comuni della fascia ionica, tra cui Corigliano-Rossano, sulla fascia ionica cosentina, sono stati immediatamente attivati i centri operativi.
Le squadre regionali dei Vigili del fuoco, inviate a scopo precauzionale sul territorio, non hanno segnalato chiamate di emergenza o la necessità di effettuare interventi di soccorso. La situazione sta nelle ultime ore lentamente tornando alla tranquillità, anche se sono molte le persone che non si fidano ancora di rientrare nelle proprie abitazioni, che nei capoluoghi sono state in alcuni casi abbandonate, anche a Crotone e Catanzaro. Pur essendo stato nitidamente percepito in tutte le province calabresi, non sono in ogni caso giunte segnalazioni di criticità, nemmeno da Cosenza, provincia al centro del sisma.
Alberto Minazzi
