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Il terrazzo alla veneziana tra i "tesori viventi" della MAM

Il terrazzo alla veneziana tra i "tesori viventi" della MAM
Stefano Vianello a Palazzo Ducale - terrazzo alla veneziana

Il tradizionale “terrazzo alla veneziana“, il pavimento tipico delle dimore storiche di Venezia, entra nel Libro d’Oro dell’Eccellenza Artigiana Italiana.
La terza edizione del premio MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, ha premiato, insieme ad altri 77 grandi Maestri, anche Stefano Vianello, titolare, con il fratello Marco, della ditta “Vianello Pavimenti“, azienda che da 23 anni restaura e realizza ex novo il “terrazzo alla veneziana”.

terrazzo alla veneziana
terrazzo alla veneziana

Il premio dei Maestri d’Arte italiani d’eccellenza

MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, premio promosso dalla Fondazione Cologni di Milano in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, è uno speciale riconoscimento dedicato ai Maestri d’Arte italiani d’eccellenza, attivi in 23 diverse categorie dell’artigianato artistico: ceramica, gioielleria, legno, metalli, meccanica, mosaico, pelletteria, stampa d’arte, restauri, tessile, professioni del teatro fino ai mestieri del gusto e all’arte dell’ospitalità.
La terza edizione del MAM ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha voluto onorare l’iniziativa con il conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica. A oggi MAM annovera un drappello di oltre 200 “Tesori Viventi”, secondo la suggestiva definizione giapponese.

L’ antica arte veneziana cugina del mosaico

In un periodo di forte crisi, in cui tante attività artigiane fanno fatica a mantenere un trend positivo, l’azienda di Stefano e Marco Vianello continua, con successo, l’impegno di mantenere viva un’antica arte che risale al 1400, conosciuta come tecnica del “terrazzo”, cugina lontana del mosaico.


Un’arte che presuppone una mano esperta e minuziosa, capace di evitare, nella stesura, buchi o avvallamenti e mantenga intatta elasticità e morbidezza, caratteristiche principali del “terrazzo alla veneziana”.

Fedeli al metodo della semina

“Il nostro impegno – spiega Stefano – è creare pavimenti originali, preservando il metodo della semina, oggi riprodotta in maniera impropria con pre-miscelati che vorrebbero imitare il “terrazzo alla veneziana” senza raggiungerne la qualità estetica. In caso di restauro, la nostra abilità sta nell’avvicinarci il più possibile all’originale senza far intuire di essere intervenuti in un manufatto antico, rovinato dal trascorrere del tempo o da interventi sbagliati fatti in passato”.

Il restauro di un terrazzo alla veneziana può avvenire a seconda dello stato di degrado con due diverse procedure. Si può ripristinare l’intero pavimento, riportandolo allo stato originale della posa o “rappezzare” eventuali parti mancanti. In entrambi i casi, fondamentali sono l’esperienza e la sensibilità cromatica del terrazziere e il rispetto della “regola dell’arte” che da sempre accompagna la creazione e il restauro di questi pavimenti. Stefano e Marco Vianello usano per le loro lavorazioni sia macchinari antichi che moderni, frantoi e nuove tecnologie.
“Poniamo anche molta attenzione alla sostenibilità utilizzando esclusivamente prodotti naturali come cemento, calce, marmo, olio di lino”, aggiungono i fratelli.

I lavori dei Vianello a Palazzo Ducale

Nel 2017, in occasione del ventennale dell’azienda, i Vianello hanno deciso di dedicarsi a un progetto particolarmente importante: il restauro della sala del Piovego di Palazzo Ducale.
“Già in precedenza avevamo avuto occasione di lavorare a Palazzo Ducale – raccontano i fratelli Vianello -.In questo caso, dopo esserci consultati con la Soprintendenza e il Comune, abbiamo iniziato un intervento suddiviso in tre fasi, dapprima la ricerca delle “cose da fare” come l’asporto dei rappezzi in cemento e il ripristino di queste sezioni danneggiate utilizzando parti vecchie riamalgamate nel nostro frantoio. La seconda fase è consistita nella campionatura della pavimentazione originale eliminando eventuali stucchi e cere non originali per riportarla alla sua natura primitiva. Nella terza fase del lavoro ci siamo occupati della lavatura, stuccatura e orsatura, antico sistema di levigazione, completando il restauro con l‘oliatura utilizzando olio di lino e stracci di iuta fino a completa saturazione”.

Il terrazzo alla veneziana oltre i confini nazionali

Stefano Vianello, veneziano, classe 1973, ha iniziato la sua attività come garzone nella ditta di Benito Turco, specializzata in terrazzi alla veneziana, dove ha affiancato i maestri d’arte nella lavorazione di posa e restauro all’interno di palazzi e musei della città. Nel 1997, all’età di 24 anni, insieme al fratello Marco, ha aperto la propria azienda arrivando presto a  esportare la tradizione del “terrazzo alla veneziana” oltre i confini della città. Dapprima a Milano e Roma, poi all’estero, tra Austria, Svizzera fino al Canada.

I recuperi in città

Negli ultimi anni i Vianello si sono dedicati soprattutto a interventi di restauro di pavimenti antichi collaborando con la Sovrintendenza, oltre ad interventi pro-bono per il recupero di pavimenti storici nella città, come i lavori nella chiesa di San Pantalon nel 2013 o al Conservatorio di Venezia, danneggiato dall’Acqua Granda, ripristino, quest’ultimo, finanziato da Save Venice.
Nel 2015 Stefano Vianello ha vinto il primo premio Rolando Segalin, dedicato ai migliori artigiani veneti in memoria di un grande maestro veneziano.

La voglia di tramandare una tradizione

Nel 2019 il Ministero dei Beni Culturali ha riconosciuto a Stefano e a Marco Vianello la qualifica di restauratori di lapideo.  “Per noi è importante che la nostra arte sia tramandata alle nuove generazioni – dicono orgogliosi i Vianello – per cui abbiamo aderito al progetto “Benvenuti nella mia bottega”, incontri in laboratorio tra artigiani e studenti delle scuole medie e superiori”.

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