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Terra come Saturno: ha avuto un anello

Terra come Saturno: ha avuto un anello

Uno studio australiano su una serie di crateri avanza l’ipotesi sul passato del nostro pianeta di 466 milioni di anni fa

Non solo Saturno, dove la caratteristica è evidente al punto di farne la principale peculiarità ma tutti i grandi pianeti del nostro sistema solare sono circondati da anelli. E anche Marte, suggeriscono alcuni astronomi, ne avrebbe in passato avuto uno.
Un gruppo di planetologi della Monash University, in Australia, ha però trovato ora le prove a sostegno dell’ipotesi che pure attorno al nostro pianeta, la Terra, per alcune decine di milioni di anni, ci sia stato un anello composto da detriti e polveri. Ovviamente non ieri, ma a partire da circa 466 milioni di anni fa, nell’era geologica denominata “ordoviciano medio”, quando ancora non esistevano gli attuali continenti, ma tutte le terre emerse componevano il supercontinente “Gondwana”.

L’anello della Terra

La teoria dei ricercatori ipotizza che l’anello si formò per la probabile rottura di un asteroide che, catturato dalla gravità terrestre, superò il cosiddetto “limite di Roche”, cioè la distanza minima rispetto al centro del pianeta alla quale un satellite può orbitare senza frammentarsi per effetto delle forze di marea.

terra
La ricerca, pubblicata sulla rivista Earth and Planetary Science Letters, sottolinea che il periodo di permanenza dell’anello sarebbe stato sufficiente per lasciare sulla Terra una traccia geologica.
Gli studiosi si sono infatti basati sull’esame del posizionamento di 21 crateri da impatto da asteroidi caduti in un anomalo periodo di circa 40 milioni di anni.

È stato così scoperto che tutti questi crateri, legati al cosiddetto “picco di impatto dell’Ordoviciano”, caratterizzato da una potenziata formazione di crateri da caduta di meteoriti sulla superficie, rientrano in una fascia entro i 30° gradi di latitudine dall’equatore, “nonostante circa il 70% di crosta esposta, potenzialmente in grado di preservare i crateri, si trovi al di fuori di questa fascia”.

La formazione dell’anello e l’era glaciale

I materiali dell’anello, secondo la ricostruzione dello studio, avrebbero dunque iniziato a cadere gradualmente sulla terra, come conferma il grande aumento di materiale di condrite L, quello cioè portato sulla terra dai meteoriti, che si è accumulato nelle rocce sedimentarie risalenti a quel periodo.
Dopo la rottura di “un grande frammento del corpo genitore della condrite L” a causa delle forze di marea, è la teoria proposta, si formò dunque l’anello di detriti, da cui il materiale poi “è deorbitato per produrre la distribuzione dei crateri osservata”.

Un’altra interessante ipotesi è che l’ombreggiatura della Terra causata dall’anello potrebbe aver innescato il raffreddamento della Terra nel periodo di glaciazione globale “hirnantiano”.
La ricerca sta intanto proseguendo con l’elaborazione di modelli numerici che consentano di riprodurre in un modello la storia dell’asteroide, dall’ingresso nell’orbita terrestre alla scomparsa di tutti i frammenti, per definire meglio la forma dell’anello e chiarire l’eventuale rapporto fra la presenza dell’anello e le condizioni climatiche estreme.

Alberto Minazzi

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Tag:  astronomia, terra