E’ stato rinviato al 15 ottobre lo switch off del nuovo digitale terrestre, ovvero il passaggio dallo standard di trasmissione Mpeg2 all’ Mpeg4 previsto per l’1 settembre.
Slitta anche il passaggio dal Dvb-T al Dvb-T2, che è la caratteristica della tv digitale terrestre di nuova generazione dal 30 giugno 2022 al 2023.
La decisione è stata presa a seguito di un incontro tra il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, la sottosegretaria Anna Ascani e le Associazioni di tv e rivenditori.
Il motivo della posticipazione è la lentezza nel cambio di dispositivi.
Per poter ricevere il nuovo segnale, infatti, è necessario avere un televisore di ultima generazione hd o un decoder che sia adatto all’alta definizione.
Per quanto riguarda le date, quella terminale sarà il 30 giugno 2022. Ciò che cambia sono le date intermedie nazionali, che sono state suddivise in quattro aree geografiche.
Si comincia il 15 novembre 2021 in Sardegna, poi tra il 3 gennaio 2022 e il 15 marzo 2022 sarà la volta di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Friuli-Venezia Giulia,Veneto ed Emilia-Romagna. Tra l’1 marzo 2022 e il 15 maggio 2022 Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche e, tra il 1 maggio e il 30 giugno 2022 Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.
Dal 2019, quando è stato deciso il calendario per gli switch, ci sono stati ritardi e la prima campagna per incentivare il ricambio dei televisori prevista dal governo Conte che dava l’Isee come punto di riferimento, non ha fatto cambiare tutti gli apparecchi sperati. Poco tempo fa è stato presentato dal Ministero dello Sviluppo economico il decreto per i bonus rottamazione fino a 100 euro, senza però vincoli Isee stavolta, come previsto dalla legge di bilancio 2021, che saranno erogati nel corso del mese di agosto in base alle tempistiche della Corte dei conti e della Gazzetta Ufficiale.