E’ partito da Venezia il progetto che connette adolescenti da ogni Paese per una visione su ciò che accade nel mondo
La rete, pur con quelli che possono essere i suoi pro e i suoi contro, è senza dubbio il mezzo più rapido che oggi i giovani hanno a disposizione per conoscere, informarsi, entrare in contatto con il resto del mondo, fare amicizie.
E’ nata a Venezia, partendo da questa considerazione, l’associazione no profit Teens Connect Global. A gestirla è un gruppo di giovani provenienti da ogni dove. Sono, tra molti altri, soprattutto italiani ma anche dell’India, Paesi Bassi, Vietnam, Spagna, Australia, Pakistan, Ucraina, Messico, Stati Uniti, Canada, Portogallo.
Gli appuntamenti tra loro si prendono in rete per conoscersi e condividere esperienze che vivono nei loro Paesi, scoprendo al tempo stesso quelle di altri. Ragazzi che si conoscono on line e dialogano con i loro coetanei in uno scambio sempre attivo di idee e confrontando le esperienze di ciascuno.
Com’è nato il progetto
La storia di Teen Connect Global ha inizio in tempo di pandemia quando l’Italia, come il resto del mondo, si è trovata a fare i conti con le restrizioni imposte dal virus e l’impatto che queste hanno avuto sulle persone.
Una situazione nuova e complicata da gestire proprio perché sconosciuta. E’ stato in quel periodo che l’insegnante di inglese della Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia Tiffany Hogan ha deciso di dare voce alle richieste di molti giovani americani di sapere come stessero i loro coetanei nel nostro Paese.
Da qui l’idea di mettere in contatto on line i giovani di ogni dove per permettere di esprimere le loro idee e ascoltare esperienze da ogni dove grazie alla tecnologia più moderna con la quale oggi convivono e che offre grandi opportunità.
Ha così preso il via il primo di una lunga serie di collegamenti tramite la piattaforma Zoom. Da allora, la rete ha continuato a crescere, mettendo in contatto sempre più giovani.
“L’obiettivo principale di questo progetto – spiega Tiffany Hogan – è quello di far conoscere e mettere a confronto tanti ragazzi con le loro esperienze di vita nei loro Paesi di origine che grazie alla rete possono essere condivise e discusse tra coetanei. Sono adolescenti che, in un modo o nell’altro, si impegnano per fare del bene per altri e per il mondo in senso lato. Possono quindi essere impegnati nella lotta contro i cambiamenti climatici come per l’ambiente, le disuguaglianze sociali e la parità di diritti”.
Uno dei temi più sentiti è la “diversità” di genere tanto che il prossimo incontro di aprile si parlerà proprio di questo con protagonista un giovane “gender fluid” americano.
La rete che fa squadra per conoscere ed educare verso un mondo migliore
Gli appuntamenti on line si svolgono ogni mese e vi partecipano ragazzi di età compresa tra 14 e 20 anni. A coordinare il lavoro di “Teens Connect Global” è un team formato da una decina di giovani di nazionalità diverse tra italiani, americani , indiani e della Turchia.
Ciascun incontro in rete ha la durata di circa 1 ora e si svolge in lingua inglese. Assieme ai giovani prendono parte alla conversazione attivisti con migliaia di follower impegnati in vari ambiti, dall’emergenza climatica alla lotta contro il bullismo e le discriminazioni.
Nel corso degli appuntamenti si parla di temi sociali come dei conflitti in corso in certi Paesi, di ambiente e aree del mondo disagiate che necessitano una riqualificazione.
“Questo progetto – spiega il 19enne Alvise Gottardello, ex studente del Morosini di Venezia ora studente della Bocconi di Milano, direttore marketing dell’associazione e coordinatore italiano – è nato quasi per gioco ma sta riscontrando molti consensi. Credo che questo dipenda dal fatto che questo spazio offre l’opportunità di condividere idee unendo le persone del mondo. Oggi i giovani dimostrano una particolare sensibilità riguardo determinate tematiche quali appunto l’ambiente, il clima, il sociale ma anche moltissime altre che di volta in volta emergono in fase di costruzione degli appuntamenti”.
“Quando ci si incontra in rete – continua Alvise Gottardello – è un momento importante perché ciascun partecipante ha la possibilità di esprimere la sua opinione sull’argomento trattato e di ascoltare quella degli altri partecipanti coì da avere un quadro più approfondito sul tema attraverso testimonianze dirette.
Le conversazioni, in inglese, offrono poi anche l’opportunità di migliorare lo studio della lingua straniera per coloro che la apprendono a scuola. Gli appuntamenti on line sono anche un’ottima occasione per fare nuove amicizie“.
La rete dunque che fa squadra e che promuove iniziative che guardano in direzione di un mondo migliore attraverso il confronto.
Partecipare agli incontri è semplice: basta registrarsi sul sito ufficiale dell’associazione www.teensconnectglobal.org.
Sul portale c’è anche la sezione “Voglio aiutare?” dove è possibile dare il proprio contributo per sostenere popolazioni in particolare difficoltà quali quelle ucraine per il conflitto in corso con la Russia e le persone colpite dal terremoto della Turchia. Oltre a varie associazioni indicate che si occupano di progetti in tutto il mondo per educare verso un mondo migliore.
Silvia Bolognini