Sono gli assistenti bagnanti, che ne segnaleranno la presenza a Legambiente grazie all’accordo con la Federazione Nuoto
La sempre più importante presenza delle tartarughe marine, soprattutto delle “Caretta caretta” che nidificano regolarmente lungo le nostre coste (a partire quelle meridionali), è ormai consolidata anche in Italia.
Il boom di questi animali era stato sottolineato lo scorso anno da Legambiente, che aveva contato 256 nidi, ed è stato ribadito il WWF, che sul tema ha pubblicato lo scorso giugno il report “Italia penisola delle tartarughe”.
Lo stesso report del WWF sottolinea però anche, con i numeri, la fragilità delle tartarughe marine.
Basti pensare che ogni anno, solo in Italia, sono ben 25 mila quelle catturate da reti a strascico. E proprio al rafforzamento delle azioni di studio, ricerca, conservazione, divulgazione e sensibilizzazione sulle Caretta caretta mira il recente accordo tra Legambiente e la Sezione salvamento della Federazione Italiana Nuoto.
In base a questa intesa, i volontari dell’associazione ambientalista possono dunque ora contare sul supporto degli assistenti bagnanti della Fin che, opportunamente formati, si impegnano a segnalare in tempo al Servizio Sos Tartarughe di Legambiente (attivo al numero 349-2100989, utilizzabile da chiunque per fornire segnalazioni via Whatsapp o sms) la presenza di nidi con esemplari nidificanti o di piccoli di tartaruga rinvenuti nei tratti di spiaggia da loro gestiti.
Questo permetterà alle squadre dell’associazione di intervenire subito per garantire al nido una protezione adeguata.
Da qualche anno, Legambiente organizza il presidio delle coste italiane, nella stagione estiva, attraverso l’impiego di centinaia di “tartawatchers” attivi nella protezione dei nidi. Legambiente, che ha curato e rilasciato in natura oltre 1.600 esemplari negli ultimi 10 anni, ha inoltre inaugurato a fine luglio, a Manfredonia, in Puglia, un nuovo hub dedicato al recupero e alla cura a 360 gradi delle tartarughe marine.
I circa 70 mila assistenti bagnanti che operano sugli 8 mila km di costa italiana saranno inoltre attivi per l’informazione e la sensibilizzazione al fenomeno di chi frequenta le spiagge.