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Tartarughe: è record di nidi nel Mediterraneo

Tartarughe: è record di nidi nel Mediterraneo
Tartaruga Caretta caretta

Il report di Tartapedia.it: al 30 luglio, i nidi erano 292. Già doppiati i dati del 2022

Manca ancora un mese alla fine del periodo di deposizione delle uova, ma è già un’estate da record per le tartarughe Caretta Caretta nel Mediterraneo.
La piattaforma telematica Tartapedia.it, nata per diffondere gratuitamente a tutti informazioni su tartarughe e testuggini, ha infatti riproposto anche per il 2023 l’aggiornamento settimanale dei nidi messi in sicurezza e delle schiuse improvvise da deposizioni non note in precedenza.
E il monitoraggio delle nidificazioni sulle coste italiane, iniziato nel 2018 e realizzato anche grazie alla collaborazione attiva con le varie realtà del territorio italiano, con gli enti proposti e con decine di volontari e del personale delle associazioni impegnate nella salvaguardia delle tartarughe marine, ha evidenziato finora che i numeri di quest’anno già superano abbondantemente quelli dei nidi identificati nel 2022.

292 nidi, il primato della Sicilia

Nell’ultimo aggiornamento pubblicato, che riporta i dati raccolti alla mezzanotte del 30 luglio, il totale è salito a 292, rispetto alle 248 deposizioni totali riportate al 23 luglio. Più di un terzo del totale dei nidi in Italia, esattamente 105, si trovano in Sicilia, compreso un nido nel Ragusano rinvenuto il 16 luglio ma solo ora inserito nel rapporto. Tartapedia.it ricorda infatti che “le date sono leggermente indicative, in quanto una deposizione/schiusa può avvenire a cavallo tra due giorni consecutivi”.
Il secondo posto, con 86 nidi, in questo momento è della Calabria, leader degli ultimi 2 anni. Il dato però è suscettibile di correzioni al rialzo.
“Potrebbero esserci delle incongruenze sui dati della Calabria – spiega Tartapedia.it – in quanto alcuni gruppi del Wwf Calabria non diffonderanno i dati di tutte le deposizioni prima della fine del progetto”. A completare il podio, la Campania, con 43 nidi, a conferma del fatto che le Caretta Caretta puntano soprattutto sui mari del Meridione, ribadita anche dal quarto posto della Puglia, a quota 24.

I nidi di tartaruga in Italia al 30 luglio 2023 (@www.tartapedia.it)

Legambiente: fenomeno legato al cambiamento climatico

Elaborando i dati, che rientrano nel progetto europeo Life Turtlenest, Legambiente li ha commentati sottolineando che sono la conferma che “il cambiamento climatico e il surriscaldamento delle acque stanno spostando sempre di più l’areale delle tartarughe marine verso il Mediterraneo occidentale”.
L’impennata di nidi di Cartetta Caretta, la specie di tartarughe marine più diffuse nel Mediterraneo, del resto, ha riguardato anche le coste della Spagna (22) e della Francia (7).
Al totale dell’Italia Sud-Insulare vanno aggiunti anche gli 8 nidi della Sardegna e i 2 della Basilicata. Risalendo lo Stivale, Lazio e Toscana si attestano al momento a 11, mentre c’è un solo nido per l’Abruzzo (nella riserva naturale del Borsacchio di Roseto degli Abruzzi) e l’Emilia Romagna, la punta più settentrionale con il nido rinvenuto a Milano Marittima. Lo scorso anno, quando a fine settembre i nidi totali erano 126, quello più a Nord era in Liguria. Nel 2021, con oltre 250 ovodeposizioni a fine estate, un nido era stato invece individuato anche in Veneto.

tartarughe mediterraneo

Nidi di tartarughe marine: come comportarsi

Proprio in Veneto, il Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione dell’Università di Padova ha pubblicato un utile opuscolo in cui spiega come riconoscere la presenza di un nido di tartaruga marina e cosa fare.
Il primo indicatore è la presenza sulla spiaggia, durante le ore notturne, di una tartaruga marina di grandi dimensioni, che può impiegare, nel periodo tra maggio e settembre, da 1 a 3 ore per il completamento del nido.
A testimoniare tale presenza, così come quella dei piccoli (tra luglio e settembre) possono essere anche le tracce sulla sabbia.
Le uova delle tartarughe marine hanno la dimensione di una pallina da ping pong e possono esserne deposte fino a un centinaio.
La segnalazione del nido può quindi essere fatta alla Capitaneria di Porto (numero 1530) o al gruppo di intervento sugli animali spiaggiati (366-9256638), collaborando con i responsabili del monitoraggio se il nido è già segnalato e recintato.

Neonato di Tartaruga Caretta caretta a Jesolo – Ph. Cert Padova

In ogni caso, il nido e l’aree limitrofe non vanno calpestate, mantenendo una distanza di almeno 5 metri e vanno tenuti a distanza anche gli animali domestici. Bisogna inoltre evitare l’interazione con le tartarughe, non produrre forti rumori e non usare luci e flash.

Alberto Minazzi

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