Da marzo 2021 a oggi hanno fatto ricorso al tampone circa 26,8 milioni di persone maggiorenni, spendendo oltre 2 miliardi di euro per testare il proprio stato di salute rispetto al coronavirus.
Il dato è reso noto dall’esito di un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat.
Quel che molti italiani non sanno è che queste spese possono essere in parte o in tutto recuperate.
“Il costo dei tamponi – spiega Irene Giani, responsabile polizze vita e salute di Facile.it – è solo una delle spese che, causa pandemia, hanno iniziato a gravare sulle famiglie italiane. Un aiuto economico in questo senso può arrivare dalle assicurazioni a tutela della salute; generalmente il tampone non è escluso dalle coperture per esami diagnostici, ma occorre un certificato medico che dichiari che serve per avere conferma della diagnosi di Covid. Se si tratta di un tampone effettuato prima di un viaggio, invece, è bene sapere che alcune polizze ne rimborsano il costo in caso di positività”.
Secondo l’indagine condotta, se il costo medio per l’acquisto dei tamponi per gli italiani è stato di 76 euro, in realtà per 1 italiano su 5 la spesa sarebbe stata maggiore.
3,4 milioni di persone, infatti, avrebbero speso tra i 100 e i 200 euro, altri 2 milioni sono andati oltre. I tamponi sono stati presi d’assalto soprattutto nel Centro Italia, dove la media della spesa sale a 81 euro pro capite. Ancora, hanno investito di più sul tampone i giovani in età compresa tra i 25 e i 34 anni (93 euro), seguiti da coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni (81 euro).
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Tamponi: alcune polizze prevedono il rimborso
31 Gennaio 2022