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Tabaccherie: ritorna il Pos obbligatorio per i pagamenti

Tabaccherie: ritorna il Pos obbligatorio per i pagamenti
Pagamento con Pos

L’agenzia delle Dogane revoca l’esonero

Le esenzioni sono state cancellate e le sigarette e francobolli si possono pagare con bancomat e carte di credito. Così, se fino allo scorso anno non vi era obbligo di accettare pagamenti elettronici per i tabaccai in relazione alla vendita di sigari e sigarette e più in generale tabacchi, francobolli e bolli, ora la situazione è cambiata. L’obbligo di Pos per le tabaccherie è infatti tornato in vigore. A esserne interessati sono circa 50mila esercizi in tutta Italia e sono previste sanzioni per chi non rispetterà le regole.

Pagamento elettronico: la revoca dell’esonero

L’agenzia delle Dogane, con determinazione del 26 giugno 2023 ha cancellato la precedente situazione di fatto reintroducendo l’obbligo. I Pos sono ovunque per legge dal 2013 ma le sanzioni per chi li rifiuta sono scattate solo dal 30 giugno 2022.

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Lo scorso ottobre era stato introdotto l’esonero in seguito alle osservazioni dei tabaccai secondo i quali vi era incompatibilità tra il basso margine di guadagno sui prodotti in questione e i costi che comporta l’accettazione della moneta elettronica. La nuova Determinazione Direttoriale che ha disposto la revoca della precedente ha tenuto conto delle nuove offerte introdotte dagli intermediari finanziari e bancari per il servizio Pos che non penalizzano più gli esercenti per le piccole transizioni.
In particolare, secondo l’Agenzia delle Dogane il mercato offre diverse offerte sul servizio Pos tra le quali tariffe flat indipendentemente dal numero di transizioni effettuate e tariffe che prevedono il rimborso delle commissioni per i micro pagamenti, ovvero quelli inferiori a dieci euro.

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Le sanzioni

Dal 30 giugno 2022 i tabaccai che non si adegueranno alla nuova disposizione non accettando pagamenti con carta, bancomat o altri strumenti digitali andranno incontro a una doppia sanzione.  E’ infatti prevista una multa fissa di 30 euro per ogni pagamento negato, aumentata del 4% del valore della transazione negata. Nessuna sanzione nel solo caso in cui vi sia l’oggettiva impossibilità tecnica di pagare con il Pos, qualora si verifichi un malfunzionamento dello strumento. Per evitare che la situazione possa ripetersi come scusa per evitarlo, i clienti ai quali è negata la transazione con carta possono segnalare l’esercente all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza che provvederanno a effettuare adeguati controlli.

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Tag:  pos, tabaccherie