Tra le altre esposizioni, grande attesa per l’affermato scultore Thomas J. Price, la retrospettiva di Marion Baruch, il Novecento di Lorenzo Bonechi e la rivoluzione verde dell’americana Haley Mellin
Saranno ricche di grandi mostre ed eventi la primavera e l’estate 2025 a Firenze.
Il Museo del Novecento ha infatti presentato il programma “SuperNovecento”, curato dal direttore Sergio Risaliti, che da marzo arriverà a settembre tra esposizioni e progetti coinvolgerà non solo gli spazi museali delle ex Leopoldine, ma anche Piazza della Signoria, il Museo di Palazzo Vecchio e Manifattura Tabacchi.
Gli appuntamenti in calendario hanno come fil rouge temi legati all’inclusività, al cambiamento climatico e alle nuove forme di sostenibilità, oltre al sostegno alle artiste e alle giovani generazioni. Il tutto creando un unico e significativo legame tra passato e presente. Nei prossimi mesi arriveranno a Firenze le sculture monumentali di Thomas J Price, l’arte sempre vicina alla vita di Marion Baruch, il Novecento di Lorenzo Bonechi e il progetto legato all’emergenza climatica e alla sostenibilità dell’americana Haley Mellin.
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L’arte come pratica spirituale
La nuova primavera di mostre al Museo del Novecento prende il via sabato 8 marzo, Giornata internazionale della Donna, con la collettiva “Messaggere”, una riflessione sull’arte intesa come pratica spirituale.
Le opere esposte e gli interventi site-specif sono di una nuova generazione di artiste: tre italiane Chiara Baima Poma, Fatima Bianchi, Lucia Cantò e due provenienti da Mumbai e Angola, Parul B. Thacker e Tuli Mekondjo.
In una sorta di dialogo tra loro, consentono al visitatore di indagare sul rapporto tra arte e spiritualità e invitare a riflettere se la pratica artistica possa essere uno spazio personale e collettivo in cui sperimentare la fede, la ritualità, la trascendenza oltre la materialità, verso un orizzonte temporale e spaziale nuovo.
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Le sculture figurative di Thomas J Price
L’arrivo a Firenze dell’arte di Thomas J Price è tra gli appuntamenti più attesi.
Con la sua mostra “Thomas J Price in Florence”, dal 14 marzo all’11 giugno nel Museo del Novecento, Palazzo vecchio e dal 14 marzo al 14 settembre in Piazza della Signoria, l’artista, celebre per le sue sculture figurative di grandi dimensioni attira l’attenzione sull’incarnazione psicologica dei suoi personaggi di fantasia, mettendo in risalto il valore intrinseco dell’individuo e sovvertendo le strutture gerarchiche. Le sue opere si ispirano a fonti diverse e sono sviluppate attraverso un approccio ibrido tra scultura tradizionale e tecnologia digitale intuitiva. Oltre alle opere in Museo, per la prima volta Thomas J Price porta in Piazza della Signoria, simbolo del Rinascimento, il bronzo di una giovane donna contemporanea, immortalata in una posa di normale quotidianità.
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La retrospettiva di Marion Baruch
Il 15 marzo e fino all’8 giugno sarà invece la volta del progetto espositivo di Marion Baruch “Un passo avanti tanti indietro”, la più ampia retrospettiva in un’istituzione italiana dedicata alla grande artista cosmopolita e versatile nata a Timisoara, in Romania nel 1929 e vissuta tra Israele, Francia e Italia. Nella sua arte sempre vicina alla vita, i lavori sono densi di riflessioni attorno alla creazione artistica ma anche alle politiche sociali: il linguaggio, il lavoro, la migrazione, il confine dell’identità, la donna, il patriarcato, internet e la società dei consumi.
![supernovecento](https://www.metropolitano.it/wp-content/uploads/2025/02/Marion-Baruch-working-in-her-studio-2024-ph.-Peter-Colombo-2-scaled-e1739530946439-1200x825.jpg)
Lorenzo Bonechi e il giardino permanente di Haley Mellin
Il programma proseguirà ad aprile con la monografica di Lorenzo Bonechi, a settanta anni dalla nascita dell’artista di Figline Valdarno (FI), prematuramente scomparso nel 1994.
L’esposizione propone una selezione di opere pittoriche e scultoree provenienti dall’archivio Bonechi e da collezioni private e museali del territorio toscano, incentrate sulla presenza di figure femminili in paesaggi paradisiaci o nelle città.
Bonechi ha studiato la pittura e scultura del trecento, ma anche l’arte bizantina e quella russa antica, analizzando le radici storiche e letterarie, per arrivare a una ricerca sulla figurazione, permeata di intensa spiritualità.
![supernovecento](https://www.metropolitano.it/wp-content/uploads/2025/02/Lorenzo-Bonechi-Conversazione-1994-tempera-su-carta-57x38-cm-Archivio-Lorenzo-Bonechi-1-603x900.jpg)
La rivoluzione verde di Haley Mellin
Nel mese di giugno il Museo si arricchirà del progetto legato all’emergenza climatica e alla sostenibilità con l’artista e land conserver americana Haley Mellin.
Il lavoro “Re-wild Museum” trasformerà il chiostro del Museo Novecento in un giardino permanente, un’oasi verde con piante native nel cuore dell’ex convento, pensata per compensare le emissioni nocive e per restituire un giardino sul modello di quello che nei secoli passati adornava il luogo.
Nelle sale espositive ci sarà la prima mostra personale per ammirare la sua produzione tra dipinti e disegni che con il suo attivismo vuole preservare dalla distruzione, realizzati con un’immersione totale nelle foreste
Silvia Bolognini