Visibilmente più grande (fino al 14% secondo alcuni calcoli della Nasa) e più luminosa (anche del 30%).
La luna, alle 5.31 dell’ultima notte, quella tra il 26 e il 27 aprile, ha “abbracciato” la Terra, presentandosi al perigeo (il punto della sua orbita più vicino al nostro pianeta) in fase di plenilunio (ovvero in opposizione al sole e quindi pienamente illuminata e interamente visibile).
Ma, condizioni meteo permettendo, l’evento continuerà a essere visibile fino alla mattina di mercoledì 28.
La Superluna “rosa”
Il fenomeno non è un evento unico, perché si verifica fino a 6 volte l’anno. Nel 2021, la cosiddetta Superluna si è già vista il 28 marzo, si rivedrà il 26 maggio (quando la distanza con la Terra sarà ancor più ridotta) e infine il 24 giugno.
Quella attualmente in corso è chiamata Superluna “rosa”, nella tradizione dei nativi americani: non per il colore dell’astro, ma per il periodo dell’anno, che coincide con la fioritura del muschio rosa.
Superluna e acqua alta
Che la luna influisca sulla vita del nostro pianeta è cosa nota. Uno degli effetti più evidenti, ad esempio, è quello sulle maree. Peraltro influenzate anche dagli altri corpi celesti e, ovviamente, da una serie di fattori “terrestri” come precipitazioni e vento.
Lo si sa bene a Venezia, dove le fluttuazioni del livello dell’acqua sono costantemente monitorate dal Centro Maree. Che ha reso noto, in queste ore, il superamento di un record: con 87 centimetri previsti, si è registrato il massimo storico della cosiddetta “marea astronomica”.
Causa della Superluna? “Non è certo questo particolare evento lunare – spiega il responsabile del Centro, Alvise Papa – la causa principale dei valori registrati in questi giorni. Di certo la vicinanza della luna incide, è logico, ma solo marginalmente. Bisognerebbe fare dei calcoli, per dire con precisione quanto. Ma basti pensare che, a novembre 2020, siamo arrivati a una massima astronomica di 86 cm. Senza Superluna”.
Acqua alta e primavera
E non è una novità nemmeno il fenomeno dell’acqua alta in laguna in questo periodo dell’anno.
“Siamo in sigizia, cioè in plenilunio – ricorda Papa – e in aprile e maggio si registrano da sempre le maree astronomiche più alte dell’anno, per la combinazione delle posizioni nelle varie orbite di Terra, sole e luna”. Anche a giugno, sottolinea il responsabile del Centro Maree, da un paio d’anni si sono registrate punte di marea anche di 115 o 120 centimetri sul medio mare. E perfino ad agosto, di recente, si è superato il metro.
“Vi sono – prosegue il responsabile del Centro – trend di crescita abbastanza precisi. Se n’è cominciato a parlare negli anni Settanta, con i primi studi sulle maree storiche nella prospettiva della chiusura delle bocche di porto che hanno portato alla realizzazione del Mose. Ogni anno registriamo nuovi record, perché il livello medio dell’acqua si è alzato e basta una perturbazione particolare per creare situazioni che la città fatica a gestire. Perché è vero che con una marea di 90 cm va sotto solo il 2-3% della viabilità pedonale, ma gli allagamenti sono diffusi in diversi punti della città”.
La più alta marea astronomica della storia
Il dato della più alta marea astronomica di cui si abbia memoria a Venezia, però, resta. Indipendentemente dal fatto che, in concreto, i mareografi abbiano segnato 86 cm in mare e 84 in laguna. E la spiegazione è più strutturale. “Dipende dal fatto che il livello medio si è alzato”, sintetizza Papa. Descrivere come funziona la marea astronomica è piuttosto complesso, trattandosi di un tema molto tecnico, basato sulle interazioni gravitazionali.
Si può dire che ci sono 52 relazioni astronomiche, le “costanti armoniche”, che vi influiscono, sommando le diverse sinusoidi per la definizione del dato complessivo. Di queste costanti, le più significative sono 8, mentre altre incidono solo per pochi millimetri. Vi è poi una nona costante, chiamata “a con zero”, calcolata sulla media dei livelli registrati negli ultimi 15 anni. Ed è questa che sta continuando la sua crescita lineare. “Nel 2000 – ricorda Papa – era a 18 cm, adesso è a 32”.
Tutto tranquillo a Venezia: la marea è stata ridimensionata
Tornando all’attualità, la marea astronomica della serata di martedì 27 aprile a Venezia sarà di 86 cm. Ma la previsione di superamento del metro di acqua alta è stata ridimensionata dal Centro a 95 cm. Questo anche perché la pertrurbazione sta passando in anticipo, essendosi già in parte sfogata con qualche temporale lunedì e la bora ha soffiato nella notte e non in mattinata. “I 10 cm di contributo meteorologico – conclude Papa – arriveranno così in occasione della marea minima e non della massima”.
Con buona pace della Superluna e dello spettacolo che offrirà nel cielo.