Si è conclusa la missione degli esperti inviati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a Wuhan, la cittadina cinese dove è scoppiato il primo focolaio di coronavirus.
Il risultato cui è giunta la delegazione è che l’origine del virus sia sicuramente di carattere animale, ma non sicuramente legata, come all’inizio si era ipotizzato, ai pipistrelli.
Ad affermarlo è stato il responsabile della delegazione dell’Oms a Wuhan, Peter Ben Embarek, nel corso di una conferenza stampa.
La tesi cui sono giunti i massimi esperti mondiali di malattie zoonotiche, che per tre settimane hanno esaminato le prove raccolte sul campo dagli scienziati cinesi nell’emergenza, è condivisa anche dal professor Lian Wannian, a capo della delegazione di 17 esperti cinesi che ha affiancato i colleghi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Quale animale ha trasmesso all’uomo il coronavirus?
Tuttavia non c’è tra gli esperti chiarezza su quale sia l’esemplare ospite.
I campioni di coronavirus trovati in pipistrelli e pangolini (dei formichieri con il manto squamoso) non sono risultati infatti identici al Sars-Covid 2.
“Il lavoro sul campo e quello che è successo all’inizio della pandemia non ha stravolto completamente le convinzioni che avevamo prima di cominciare – ha chiarito il responsabile Oms – I dati puntano ancora verso i pipistrelli, ma è improbabile che questi animali si trovassero a Wuhan”.
Quindi?
“L’elevata suscettibilità di visoni e gatti al Sars-Cov 2 -ha aggiunto Wannian – suggerisce che potrebbero esserci altri animali a fungere da serbatoio”.
Un’ipotesi che ha portato gli studiosi ad avanzarne anche altre, prendendo in considerazione anche i cibi surgelati.
“Sappiamo che il virus può sopravvivere nei cibi surgelati – ha aggiunto Peter Ben Embarek – ma non sappiamo ancora se da questi si può trasmettere all’uomo. Su questo servono più ricerche. E’ un’ipotesi possibile – ha concluso – ma molto lavoro deve essere ancora fatto in questo ambito”.
L’ipotesi incidente
Pechino in tutto questo respinge l’ipotesi di essere il Paese da cui si è sviluppato il virus e ancor meno che questo possa essere sfuggito dal laboratorio di Wuhan, che fa parte dell’istituto di virologia fondato nel 1956 e che ha, secondo i media cinesi, il livello massimo di bio sicurezza in Cina, alla pari di altre strutture similari dislocate in altri Paesi del mondo.
L’idea che il virus possa esser frutto di un incidente di laboratorio viene ritenuta anche dagli esperti Oms “estremamente improbabile”. Ciò che stanno valutando è la circostanza, secondo i dati raccolti plausibile, che “ci sia stata una circolazione non dichiarata del coronavirus in altre regioni prima di Wuhan già alla fine del 2019”.
Il lavoro degli esperti Oms per tracciare il Coronavirus nel mondo, quindi, prosegue, nell’intento di spiegare come sia stato possibile il trasferimento del virus dall’animale all’essere umano.