Cresce l’inflazione nel mese di novembre in Italia e fa registrare un aumento del 3,8% dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) su base annua.
Questo dato non si registrava dal settembre del 2008 ed è dovuto prevalentemente alla vertiginosa e continua crescita dei prezzi dei beni energetici
A novembre 2021, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi, segnala un aumento dello 0,7% su base mensile e del 3,8% su base annua (dal +3,0% del mese precedente).
L’accelerazione secondo l’Istat è data dai Beni energetici (da +24,9% di ottobre a +30,7%) e, in particolare, a quelli della componente non regolamentata, ovvero la benzina verde, il gas GPL, il gas in bombole, il gasolio, il gasolio per auto.(da +15,0% a +24,3%). La componente regolamentata, ovvero l’energia elettrica per usi domestici, il gas per cottura dei cibi e il gas per il riscaldamento, anche se mantengono una crescita molto sostenuta, registrano un leggero rallentamento (da +42,3% a +41,8%).
In aumento anche il carrello della spesa con i prezzi dei Beni alimentari, di quelli per la cura della casa e della persona che vanno dal +1,0% al +1,4%, e aumentano anche i prezzi dei prodotti a così detta alta frequenza d’acquisto (da +3,1% a +3,8%).
Ma se in Italia i valori crescono, nell’Eurozona il dato è da record: a novembre la crescita su base annua è del 4,9%, valore più alto mai registrato da quando esistono le rilevazioni Eurostat.
Anche qui, ciò che maggiormente si rileva è l’aumento dell‘energia (27,4%, rispetto al 23,7% di ottobre), seguita dai servizi (2,7%, rispetto al 2,1% di ottobre), dai prodotti industriali non energetici (2,4%, rispetto al 2,0% di ottobre) e da cibo, alcol e tabacco (2,2%, rispetto all’1,9% di ottobre).
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Stime Istat: a novembre inflazione a +3,8%
1 Dicembre 2021