L’annuncio del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, di un possibile aumento del 40% delle bollette di luce e gas a partire dal prossimo ottobre ha giustamente messo in allarme le famiglie italiane.
Il governo è all’opera per compensare almeno in parte la maggior spesa, quantificata in circa 247 euro annui per una famiglia media (Codacons stima 500 euro tra luce e gas, Assoutenti arriva a 1300 euro calcolando anche le ricadute sui prezzi al dettaglio). Al momento, le ipotesi in campo guardano a un taglio dell’Iva, che potrebbe esser portato al 4%, all’eliminazione degli oneri e all’introduzione di un ulteriore bonus per le famiglie.
Nel frattempo, alcuni consigli utili su come affrontare la stangata d’autunno arrivano dall’associazione Consumerismo No profit, che ha stilato un vero e proprio decalogo di possibili tagli a consumi superflui e sprechi.
Il decalogo del risparmio
Ad esempio, sfruttando la luce del sole, aprendo tende e tapparelle, spegnendo l’illuminazione artificiale nelle stanze non occupate e utilizzando lampadine a risparmio energetico, il risparmio può arrivare fino a 30 euro ogni anno.
Per ottenere un vantaggio economico assolutamente non irrilevante, visto che è possibile un contenimento complessivo della spesa fino a 225 euro l’anno, basta invece mettere in atto una serie di piccoli accorgimenti nelle attività di tutti i giorni.
Apparecchi elettrici
L’esempio tipico è quello dei televisori e degli altri apparecchi che prevedono un sistema di spegnimento parziale.
Schiacciare semplicemente il tasto di alimentazione del telecomando, con la classica “lucetta” che rimane accesa, significa che l’apparecchio non è spento, ma solo in stand by. Già lo spegnimento diretto e staccare la spina quando non si usa l’apparecchio determinano un risparmio di 56 euro.
Restando in tema di televisori, una ulteriore riduzione del 20% dei consumi è possibile utilizzando la funzione eco-mode e calibrare adeguatamente i colori e la luminosità dello schermo.
Anche per l’aspirapolvere si possono adottare alcuni semplici ma utili accorgimenti per contenere i consumi: evitare la funzione turbo e spegnerlo durante i tempi morti delle pulizie.
Elettrodomestici
Il principio di base, per gli elettrodomestici di casa, specialmente quelli ad alto consumo, è utilizzarli, quando possibile, nelle ore in cui le tariffe elettriche sono più basse: quelle serali o nei weekend.
Nello specifico, i condizionatori vanno poi usati solo quando necessario, mantenendo sempre puliti i filtri, impostando l’apparecchio alla temperatura corretta e tenendo le finestre chiuse.
Con un isolamento corretto della casa, il risparmio annuo arriva a circa 50 euro.
Per la termoregolazione, in ogni caso, è preferibile sempre il deumidificatore, che consuma meno del condizionatore. Restando in tema di temperature, anche per il frigorifero è possibile risparmiare fino a 23 euro ogni anno, scegliendo modelli a elevato risparmio energetico. Gli accorgimenti, in questo caso, sono un distanziamento di almeno 20 cm dalla parete, per favorire l’aerazione, l’impostazione della temperatura a 6 gradi e il non eccessivo riempimento.
Lavatrici e lavastoviglie
Sono infine numerosi gli accorgimenti da cui può derivare un risparmio nell’utilizzo delle macchine domestiche per lavare vestiti e piatti. Per le lavatrici, ad esempio, è sufficiente abbassare la temperatura del lavaggio a 60° senza ridurre la qualità del risultato ma con un calo di circa 3 euro a ogni bolletta. Un terzo del consumo elettrico può inoltre essere evitato sostituendo il prelavaggio con un primo avvio della macchina per 10 minuti seguito da un ammollo di un’ora a motore spento.
Per la lavastoviglie, il risparmio nasce già dalla scelta della macchina. Quelle di classe energetica A+++ assicurano un risparmio annuo fino a 30 euro.
Vanno inoltre evitati i lavaggi lunghi, preferendo il programma ecologico, che riduce i tempi. Il cestello va poi riempito al massimo, con la rimozione preventiva dei residui di cibo e la limitazione delle quantità di detersivo utilizzate: il risparmio, di acqua elettricità, in tal caso, arriva fino a 18 euro l’anno.
Alberto Minazzi
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