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Squali, aumentano gli avvistamenti nel Mediterraneo

Squali, aumentano gli avvistamenti nel Mediterraneo

Il terzo avvistamento è stato fatto nel giro di pochi giorni a Milazzo, in Sicilia, a pochi metri dalla riva

Sta facendo il giro del web il video che mostra le immagini di uno squalo azzurro in Sicilia, a Milazzo, che nuota poco distante dalla riva seminando il panico tra i bagnanti.
Non è una presenza nuova per quelle acque, visto che pochi giorni fa un altro esemplare è stato avvistato a riva a Oliveri, sempre in provincia di Messina. Un altro ancora è stato segnalato da alcune persone a bordo di un’imbarcazione nelle acque di Santa Flavia nel Palermitano.
Oltre che in Sicilia lo squalo azzurro ha fatto la sua comparsa in Toscana a poche miglia dal porto di Livorno, in Sardegna, in Puglia zona Salento, a Capri, Ischia e Procida.

Le acque italiane piacciono a questi predatori

Negli ultimi tempi la presenza dello squalo azzurro, o verdesca, nelle acque della Sicilia si sta facendo sempre più numerosa e ciò fa pensare che questo predatore abbia trovato un habitat ideale per la vita e la riproduzione.

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In particolare l’isola di Lampione, nell’arcipelago delle Pelagie è considerata una cpescato e utilizzato in cucinaasa per gli squali, specialmente lo squalo grigio che nei mesi più caldi popola le acque che la circondano.
«In realtà non c’è da stupirsi perché gli squali nel Mediterraneo come nel Tirreno ci sono sempre stati – spiega il biologo marino, direttore del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue di Venezia Luca Mizzan -. Anzi, una volta ce n’erano molti di più e si vedevano regolarmente. Ora i tempi sono cambiati e la tecnologia ci permette di immortalarli e segnalarne la presenza»
Lo si trova anche in Adriatico ma, nonostante i sempre più frequenti avvistamenti, è una specie a rischio di estinzione sia perchè ha un tasso riproduttivo molto lento sia soprattutto perché è pescato e utilizzato in cucina.

Lo squalo che si è avvicinato alla riva in Sicilia

Pacifico e dai colori bellissimi

La Prionace glauca, conosciuta come verdesca o squalo azzurro, è una specie in genere pacifica che si nutre di altri pesci quali calamari, seppie e polpi come aragoste, gamberi, granchi e un gran numero di pesci ossei, squali più piccoli, carcasse di mammiferi marini e occasionalmente anche uccelli marini.
«E’ vero che trovarsi faccia a faccia con uno squalo può impressionare ma in realtà è un pesce tranquillo seppure di grandi dimensioni e non aggredisce se non in particolarissime situazioni per difesa. Possiamo tranquillamente dire che nelle nostre acque non ci sono squali pericolosi. Sono animali bellissimi, con splendidi colori che vanno trattati con rispetto e attenzione nell’approccio con loro perché sono animali selvatici e non capiscono quali possano essere le intenzioni dell’uomo».

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A confermarlo sono in numeri: dal 1580 al 2023 sono stati registrati solamente 13 attacchi all’uomo da parte di questa specie con soli 4 morti, anche se , specie quelli che avvenivano un tempo a carico dei naufraghi, possono non essere stati registrai adeguatamente o confusi con altre specie.

L’identikit della verdesca

La verdesca è uno squalo che si trova in tutto il mondo in acque temperate e tropicali dalla superficie fino a profondità di 350 metri. Lo troviamo al largo di tutti i continenti escluso l’Antartide. Nei mari temperati si avvicina alla costa, mentre in acque tropicali abitano più in profondità.
E’ caratterizzato da un corpo leggero, snello e idrodinamico e da pinne pettorali allungate e strette, mentre le altre sono corte e appuntite. Il dorso è blu scuro, più schiaro sui fianchi, mentre il ventre è bianco. I maschi raggiungono lunghezze medie comprese tra 1,82 e 2,82 metri; le femmine vanno dai 2,2 ai 3,3 metri.

Ogni anno decine di milioni di squali uccisi

Anche se generalmente sono animali letargici, all’occorrenza possono muoversi velocemente.
Sono animali ovovipari e possono mettere al mondo anche più di 100 avannotti per volta, spesso si muovono in branchi divisi per dimensione e sesso. Si stima che tra i 10 e 20 milioni di esemplari vengano uccisi ogni anno durante le battute di pesca. La carne dello squalo azzurro o verdesca è commestibile. Si può consumare fresca, essiccata, affumicata o sotto sale e per produrre farina di pesce. Con la pelle invece si produce cuoio, le pinne sono utilizzate per la zuppa, il fegato per l’olio.

Silvia Bolognini

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