Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza nella quale viene stabilito che dal 16 maggio i viaggiatori dei Paesi dell’Unione Europea, dell’area Shengen, di Gran Bretagna e Israele, che abbiano effettuato un tampone con esito negativo, potranno entrare in Italia senza bisogno di fare la quarantena di cinque giorni prevista.
La stessa ordinanza proroga le misure restrittive per il Brasile.
Il ministro ha firmato poi un’altra ordinanza che rafforza i voli “Covid tested” ed estende la sperimentazione agli aeroporti di Venezia e Napoli in aggiunta a quelli di Milano e Roma.
La stessa ordinanza amplia i Paesi di provenienza a Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti, oltre agli Stati Uniti.
Sino a ora il servizio dei voli Covid free era disponibile solo su quattro tratte tra Italia e Stati Uniti e la sperimentazione era già partita lo scorso inverno su voli in arrivo all’aeroporto di Roma Fiumicino da Linate e da New York per poi esser estesa anche su Milano Malpensa.
Gli aeroporti di Venezia e Napoli si aggiungono quindi alle rotte “sicure” già operative fino al 30 giugno, che sono: Atlanta – Roma Fiumicino; New York – Roma Fiumicino; Atlanta – Milano Malpensa; New York – Milano Malpensa.
Ma come funziona un volo Covid-tested? Innanzitutto, prima dell’imbarco, ogni passeggero deve presentare ai controlli l’esito negativo di un test molecolare o antigenico, da effettuarsi entro le 48 ore precedenti al volo.
Poi ogni passeggero deve consegnare l’autodichiarazione del Ministero della Salute per l’ingresso in Italia dall’estero, compilare il modulo di localizzazione dei passeggeri (Passenger Locator Form – PLF) e infine fare un nuovo tampone all’arrivo all’aeroporto di destinazione.