Un fiume in piena di colori, entusiasmo e gioia di vivere. Questa è stata la cerimonia ufficiale di apertura, in Piazza Ferretto, di Play the Games.
Le gare di nuoto e ginnastica artistica di Special Olympics hanno coinvolto quasi 300 atleti con disabilità psichiche (200 nel nuoto, 69 nella ginnastica) che hanno animato nel week-end gli impianti sportivi di Mestre. Ma oltre allo sport l’intera città ha festeggiato i giovani impegnati nella manifestazione. Nel salotto di Mestre, in Piazza Ferretto, un folto pubblico ha partecipato alla kermesse.
La fiamma olimpica accende Piazza Ferretto
Tra i momenti più significativi della cerimonia l’ingresso della bandiera italiana e della bandiera di Special Olympics sulle note dell’inno di Mameli cantato dal coro Vocal Skyline, che ha contribuito a sottolineare e ad animare i momenti più importanti della manifestazione e il giuramento dell’atleta.
“Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze” – ha recitato dal palco uno degli atleti partecipanti.
Poi, l’emozionante ingresso dei tedofori e l’accensione del tripode che hanno sancito ufficialmente l’avvio della manifestazione.
“Innanzitutto dobbiamo ringraziare le società sportive Polisportiva Terraglio, Nuoto Venezia, Mestrina Nuoto e Ginnastica Spes che ci hanno “spalancato” le loro porte per permetterci di ospitare questo evento – ha sottolineato la direttrice di Special Olympics Veneto Elisabetta Pusiol – anche perché ci hanno dato un enorme supporto, assieme a Panathlon Venezia, Cra Actv, Venice Marathon e Polizia di Stato nel reperire i volontari. Si rimane sempre stupiti dell’impegno e della passione delle società sportive, capaci di fare rete realizzando così un sogno di inclusione che diventa sempre più grande e che permette anche agli stessi atleti di vivere un’esperienza davvero gratificante”.
L’abbraccio della città agli atleti di Special Olympics
La città ha risposto alla grande, accogliendo con un simbolico abbraccio tanti ragazzi che hanno trovato nello sport un momento di aggregazione e di crescita personale.
A testimoniare la vicinanza e il supporto della città agli Special Olympics è stata anche la presenza dell’amministrazione con la Presidente del Consiglio Comunale Ermelinda Damiano e degli assessori alla Coesione sociale Simone Venturini e alla Toponomastica Paola Mar.
“Da Mestre parte un urlo di gioia e di partecipazione – ha sottolineato l’assessore Venturini – che dimostra che non esistono limiti, se non quelli che ci poniamo con gli stereotipi e con la discriminazione. Questi ragazzi provano che con la volontà, con l’allenamento e con la costanza si possono raggiungere vette altissime, sia nell’agonismo, ma anche, più in generale, nella vita”.
La presidente Ermelinda Damiano ha ricordato l‘importanza dell’attività delle associazioni sportive e delle numerose persone che si rendono disponibili tutto l’anno per “veicolare lo sport e i suoi valori per l’inclusione e la condivisione”. L’ amministrazione ha per questo “volulto lasciare un segno -ha rincarato l’assessore alla Toponomastica Paola Mar – intitolando un parco della città a Eunice Kennedy, fondatrice di Special Olympics, che ha voluto testimoniare nella sua vita l’importanza dell’inclusione e la possibilità per tutti di fare sport, che è fondante e formatore”.
I campioni per i valori dello sport
Importantissima anche la testimonianza diretta di chi ha trovato nello sport un modo di superare i propri limiti come Francesca Cipelli, fresca di nuovo record paralimpico italiano nei 200 metri e nel salto in lungo: “Sono tornata ieri da Roma – spiega Francesca – perché non volevo mancare a questa manifestazione. Credo moltissimo nello sport come mezzo per abbattere le barriere architettoniche ma anche mentali e una manifestazione del genere, in una piazza grande e centrale come Piazza Ferretto, è una bella opportunità anche per fare avvicinare persone che non conoscono questi tipo di realtà. Sono molto orgogliosa di poter essere qui a dimostrare che non esistono barriere, che nella vita con impegno si può fare tutto ciò che si vuole”. Assieme alla Cipelli a testimoniare i valori dello sport anche i ragazzi dei Black Lions Venezia, tre volte campioni d’Italia di powerchair hockey e l’olimpionica di pattinaggio su ghiaccio Francesca Bettrone.