SpaceX ha annunciato per martedì 10 settembre 2024 il lancio della prima passeggiata privata nello spazio. Intanto, Musk ha fissato la tabella per viaggi e permanenza sul “pianeta rosso”
Non sono solo le altitudini (mai toccate in più di 50 anni come sottolineano gli organizzatori), ma anche i costi (non resi noti, ma chiaramente alla portata solo di un miliardario come Jared Isaacman), a essere stratosferici nella missione “Polaris Dawn” di SpaceX. Sarà però un’altra la ragione che la farà entrare nella storia. Il volo nello spazio che, condizioni meteo permettendo, dovrebbe lasciare il suolo dal Kennedy Space Center della Nasa in Florida alle 3.38 locali di martedì 10 settembre 2024, sarà infatti la prima passeggiata spaziale privata al di fuori di iniziative governative.
Un punto di svolta verso un futuro in cui l’uomo torna a guardare alla colonizzazione dello spazio. Perché Elon Musk, che ha organizzato con la sua azienda questo viaggio in orbita, guarda già al futuro, con Marte prossimo obiettivo delle spedizioni, anche nella prospettiva della futura possibilità di soggiornarvi.
Spazio: conto alla rovescia per la partenza
Già l’idea di andare nello spazio al di fuori delle missioni organizzate dalle grandi agenzie spaziali nazionali e internazionali è comunque un traguardo che fino a pochi anni fa era da ritenersi fantascientifico. Il progetto, d’altronde, è già stato rinviato alcune volte, a causa di una perdita di elio e poi per le condizioni meteorologiche avverse.
Al momento, le probabilità che queste siano favorevoli per il decollo sono pari al 40% secondo SpaceX, che ha annunciato sul proprio profilo nel sociale “X” l’orario di partenza e le altre opportunità alternative qualora il primo slot non sia sfruttabile: quelle delle 5.23 e delle 7.09, sempre secondo il fuso orario della Florida.
Una partenza che potrebbe essere rinviata a domani
Nel caso in cui in nessuna delle 3 finestre il meteo si presenti favorevole, sono state previste ulteriori 3 chances di backup, mercoledì 11 agli stessi orari. Rimane inoltre da considerare il problema delle condizioni meteo anche per il momento del rientro del razzo Dragon e nei potenziali siti di ammaraggio.
Ad affiancare l’equipaggio della missione Polaris Dawn saranno l’ex pilota dell’aeronautica statunitense Scott Poteet e gli ingegneri di SpaceX Sarah Gillis e Anna Menon, con i ruoli di specialista di volo e di ufficiale medico di volo. La durata della “passeggiata” è prevista in 5 giorni ed è solo la prima delle 3 missioni acquistate da Isaacman nel 2022.
In volo verso Marte
L’equipaggio non sarà invece necessario per le prime future astronavi che sperimenteranno il collegamento tra la Terra e Marte. Un traguardo che, sempre secondo Elon Musk, potrebbe essere davvero vicino, con il primo test sulla affidabilità che, nel progetto di SpaceX, è in programma tra 2 anni, in occasione dell’apertura della prossima finestra tra i 2 pianeti.
Se, in questo volo, verrà confermata la possibilità di arrivare sul pianeta rosso senza danni, i primi viaggi con equipaggio potrebbero avvenire tra 4 anni.
Obiettivo progetto di vita multiplanetaria
L’obiettivo è quello di costruire tra circa 20 anni città in gado di sostenersi autonomamente.
Uno dei possibili scogli al progetto sono i costi: circa 1 miliardo di dollari per 1 tonnellata di carico utile.
Le stime per la costruzione di città autosufficienti indicano un costo di 100 mila dollari per tonnellata. Cifre che necessitano, è stato spiegato, di una tecnologia 10.000 volte migliore.
Alberto Minazzi