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Sostenibilità: una corsa contro il tempo. Italy Overshoot Day

Sostenibilità: una corsa contro il tempo. Italy Overshoot Day
La locandina del Festival della Sostenibilità

Se ogni abitante della Terra, nel 2023, avesse il tenore di vita “italiano”, le risorse per tutti terminerebbero oggi. Giamaica Paese più virtuoso

Da un lato, l’essere umano che consuma e sperpera; dall’altro, le persone che tentano di salvare il pianeta.
Si celebra oggi, 15 maggio, l’ Italy Overshoot Day, ovvero la Giornata dello Sovrasfruttamento nazionale.
La fondazione Earth Overshoot Day calcola ogni anno, dal 1° gennaio, la data nella quale le risorse per 365 giorni vengono sovrasfruttate da ogni singolo Paese e quando queste dovrebbero terminare, nell’anno in corso, se ogni persona adottasse lo stesso stile di vita di quel Paese.
In breve: se ogni abitante della Terra, nel 2023, avesse il tenore di vita “italiano”, le risorse per tutti terminerebbero il 15 maggio; dal giorno successivo si andrebbero quindi a utilizzare risorse del futuro, rubandole alle generazioni successive.
Servirebbero quasi tre pianeti Terra per soddisfare chiunque.
Un calcolo che continua ad attestare il nostro Paese nei giorni del quinto mese dell’anno; altri paesi fanno ben peggio, come Qatar (10 febbraio) e Stati Uniti (13 marzo), altri sono di gran lunga migliori. Il più virtuoso rimane la Giamaica, la cui data cade il 20 dicembre.

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Il Festival della Sostenibilità

Il progresso così come lo conosciamo non è più sostenibile, tra povertà e crisi climatica, ed è per questo che una parte del mondo si impegna perché ciò cambi.
In Italia, proprio in questi giorni, ASviS (l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) sta promuovendo il Festival della Sostenibilità: una manifestazione nazionale su tutta la penisola iniziata lo scorso 8 maggio a Napoli e che terminerà il prossimo 24 maggio a Roma.
Nel mezzo, quasi 800 eventi ufficiali, più altri 600 gemellati, volti ad aumentare la sensibilità collettiva sulle tematiche ambientali.
Tanti giorni di eventi quanti i punti dell’Agenda ONU 2030, la quale ha fissato già nel 2015 i 17 obiettivi da perseguire per accrescere lo sviluppo sostenibile e salvare il pianeta. Il programma principale del Festival è itinerante: cinque città per cinque tematiche legate al tema principale.
Napoli (8-10 maggio) ha ospitato la dimensione sociale del problema, mentre Bologna ha preso in carico la tematica ambientale (11-14 maggio). Milano, capitale economica italiana, esplorerà il suddetto ambito, mentre a Torino è stata affidata la cultura. L’evento si chiuderà a Roma, il 23 e 24 maggio, dove verranno coinvolti i campi istituzionali con un incontro alla Camera dei Deputati, per illustrare i risultati di 17 giorni di riflessione.

 

L’interdipendenza delle crisi ambientali, sociali ed economiche

“Il nostro impegno si realizza su scala locale, nazionale e globale. Purtroppo, ci muoviamo in un contesto segnato dalla crescente interdipendenza delle crisi ambientali, sociali ed economiche – spiega il presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Pierluigi Stefanini -. Questioni complesse che richiedono di essere affrontate rapidamente con soluzioni sistemiche e ambiziose, se vogliamo davvero garantire alle generazioni presenti e a quelle future di abitare in un mondo più giusto e sostenibile di quello attuale”.
I primi passi in questo senso l’Italia li ha fatti lo scorso 11 febbraio 2022 con la riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione, che ora riconoscono un esplicito rilievo alla tutela dell’ambiente, sia nei Principi fondamentali che nella sua parte economica. Essi devono essere la bussola con la quale impegnare i fondi europei provenienti dal PNRR e da quelli comunitari e nazionali del RePowerUe. Una questione politica alla quale fanno appello le oltre 320 (principali) organizzazioni della società civile che aderiscono all’Alleanza e promuovono gli eventi del Festival.

Una corsa contro il tempo per la sostenibilità

Da qui al 2030 rimangono altri sette anni: sembrano pochi per poter pensare di risolvere il problema climatico e sociale che l’essere umano sta già affrontando.
La scelta è tra il non fare nulla e aspettare, oppure cercare di migliorare, quantomeno per noi stessi.
Il tempo scorre, e fondazioni come Earth Overshooting Day lo scandiscono di anno in anno, certificando quanto quello a disposizione stia inesorabilmente diminuendo.

Damiano Martin

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