Firmato a Venezia il protocollo. La prima edizione in parallelo alle date di Architettura
Un evento diffuso che punti a identificare Venezia come riferimento internazionale per lo sviluppo di modelli e strategie di sostenibilità urbana.
Intende proporsi con questo intento la “Biennale della Sostenibilità”, la nuova iniziativa promossa da Comune di Venezia, Fondazione La Biennale di Venezia e Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità attraverso il protocollo d’intesa appena siglato nella sede di FVCMS alle Procuratie Vecchie, in Piazza San Marco.
Il titolo scelto per la prima edizione, nel corso della quale sarà organizzata una serie di eventi e mostre tra il 1° giugno e il 25 novembre 2023, in parallelo alla Biennale di Architettura, è “L’era del Mo.S.E.”.
Secondo quanto anticipato nell’occasione, il sistema tecnologico di barriere mobili attivo dal 2020 per la protezione di Venezia dalle alte maree sarà approfondito da 3 diversi punti di vista.
Il primo analizza il Mose come soluzione ingegneristica in grado di difendere efficacemente la città e la sua laguna dall’innalzamento del medio mare.
Ci si addentrerà quindi sul sistema di barriere viste come protezione che consente la pianificazione dello sviluppo socio-economico del territorio prima minacciato dagli eventi mareali. Infine, si approfondirà la dimensione del Mose come strumento per guadagnare il tempo necessario a concepire e realizzare nuove soluzioni di protezione, quando l’innalzamento del mare lo renderà non più funzionale.
Il Mo.S.E., la più grande opera mobile di difesa idraulica
«La “Biennale della Sostenibilità” – ha illustrato il presidente di FVCMS, Renato Brunetta -vuole essere l’occasione per discutere, con una platea internazionale, le best practice di sostenibilità urbana che emergono dal nostro territorio. In questa prima edizione, racconteremo il successo del sistema Mo.S.E., la più grande opera mobile di difesa idraulica, che nella storia più recente di Venezia è elemento spartiacque non solo fisico, ma anche temporale».
«Sarà l’occasione – ha aggiunto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – per dimostrare non a parole, ma con fatti concreti, di come Venezia ha reagito alle difficoltà, rielaborandole, per vincere le proprie sfide. Essere in anticipo rispetto ad altri centri urbani che stanno attraversando problemi simili ci consente di essere laboratorio di sperimentazione. Queste esperienze ci consentono di essere una città attrattiva sia per studenti universitari che per le aziende di filiera».
La Biennale della Sostenibilità verrà riproposta con cadenza ogni 24 mesi. «Si tratta di un impegno – ha concluso il presidente della Fondazione La Biennale, Roberto Cicutto – che mette la cultura e il prestigio internazionale della Biennale al centro di un’azione che non può tollerare ulteriori ritardi, e che dimostra come la città di Venezia sia capace di cogliere le sfide del mondo contemporaneo».