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Sostenibilità: sempre più parola chiave di un nuovo stile di vita

Sostenibilità: sempre più parola chiave di un nuovo stile di vita

Dal report “Sostenibilità è qualità”, promosso da Ipsos e Fondazione Symbola” emerge che sono tre i driver della sostenibilità

Il termine sostenibilità è ormai entrato nella nostra quotidianità, tanto che dal valore semantico della parola strettamente ecologista e ambientalista fino a qualche tempo fa, oggi l’ambito si è allargato al sociale e all’economia, anche grazie alla rilevanza assunta dalla green economy.
Le persone sono sempre più informate consapevoli e per questo più disponibili a mettere in discussione abitudini consolidate, stili di vita e modelli di consumo ancorati al passato per aderire a nuovi principi che guardano in direzione della sostenibilità.
E’ quanto rileva il report “Sostenibilità è qualità” 2024, arrivato alla seconda edizione, che ha indagato quali siano i motivi che spingono a un interesse e attenzione in costante aumento.

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Le forze che spingono la sostenibilità

In un panorama mutevole, Ipsos e Symbola, la Fondazione che promuove e aggrega le Qualità italiane raccontando aziende e istituzioni che migliorano il paese puntando su innovazione e sviluppo, bellezza e creatività, capitale umano e territorio, hanno dato vita a un osservatorio per monitorare proprio i cambiamenti nelle abitudini degli italiani verso la sostenibilità, verificare come si sono evolute le priorità di scelta e comprendere come e se i cambiamenti del contesto agiscono nel determinare i comportamenti delle persone.
Dal Report 2024 si rileva che sono tre i driver che spingono a una maggiore attenzione verso la sostenibilità: l’etica, con un contributo pari al 7,7%, la paura, in particolare per i cambiamenti climatici e per il futuro del pianeta, con un contributo del 22% e la qualità, con una percentuale del 70,3%.

Il green che rilancia l’economia

Il rapporto “Sostenibilità è qualità” anche quest’anno ha evidenziato l’importanza della sostenibilità non solo per affrontare la crisi climatica ma anche per rilanciare la nostra economia e produrre lavoro.
Basti pensare alle oltre 500 mila imprese che dal 2018 al 2022, grazie ad investimenti in tecnologie green, hanno visto aumentare i fatturati, export e assunzioni.
Nel tempo inoltre si conferma che le componenti della sostenibilità, sia economica, sia ambientale e sociale, hanno la necessità di essere sostenute nel loro insieme e il 64% dei cittadini ritiene che in primis lo sforzo maggiore dovrebbe partire dal Governo. A seguire il contributo dei cittadini e delle aziende.

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Il ruolo chiave delle aziende nella crescita del Paese

Il ruolo di queste ultime viene evidenziato dall’analisi di settori di particolare interesse per l’economia nazionale che il rapporto di quest’anno approfondisce.
Viaggi e Turismo, Metallurgia-acciaio, Alimentare, del Vino, Farmaceutico- cosmetico e Cura della casa sono i principali che, dicono i risultati dell’indagine, nella mente delle persone trainano il concetto di sostenibilità: quello alimentare di origine vegetale per il 47% degli intervistati, il settore del vino e dell’energia nelle risposte del 33% dei cittadini. Seguono a distanza il farmaceutico-cosmetico, l’alimentare di origine animale e i prodotti per la cura della casa.

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Riguardo il settore Metallurgia-acciaio, l’85% degli intervistati ha la propensione a pagare di più per un prodotto di qualità e la sostenibilità in questo caso gioca un ruolo rilevante.
I cittadini ritengono che le aziende in quest’ambito potrebbero fare di più, tuttavia il 34% riconosce che c’è uno sforzo delle imprese in questa direzione.
La sostenibilità è associata alla qualità quando si pone attenzione alla sicurezza dei lavoratori per il 44% degli interpellati, si investe in ricerca e sviluppo e sono presenti certificazioni ambientali per il 42%.

Dal punto di vista del turismo-viaggi che comprende una varietà di soggetti tra strutture ricettive, mezzi di trasporto, navi da crociera, tour operator e agenzie di viaggi, oltre il 60% degli italiani si ritiene un consumatore etico e responsabile. Pensa inoltre che la sostenibilità sia sinonimo di qualità quando gli operatori del settore si dimostrano attenti alle comunità locali per il 36% delle persone, al lavoro e all’ambiente per il 32%.

Silvia Bolognini

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