La città è più pulita e il numero dei gabbiani reali si è ridotto.
A rivelarlo è una indagine commissionata da Veritas al Corila ( il Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia) per misurare gli effetti della nuova modalità di raccolta rifiuti introdotta in via sperimentale alla fine del 2015, le eventuali criticità e la correlazione col numero dei gabbiani presenti in città.
Lo studio rileva che è grazie al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, oramai esteso a tutto il centro storico, che i gabbiani si sono in larga parte…volatilizzati.
Giusto nel marzo dello scorso anno se ne contavano 3263 nell’intero centro storico; Già a giugno sono diventati 2727 e, a novembre, 2703.
Sempre lo scorso marzo le coppie riproduttive erano 625. A giugno solo 456.
Dunque, cos’è successo? Semplice: no rifiuti, no party!
Nel corso dei tre anni durante i quali si è consolidata la modalità della nuova raccolta rifiuti la spazzatura è stata tolta dalle calli, la città è più pulita e questo ha fatto sì che i gabbiani reali (ma anche topi e colombi) siano diminuiti.
Lo studio del Corila
Lo studio si è sviluppato prendendo in considerazione dapprima il periodo compreso tra marzo e novembre 2017 nei sestieri di Dorsoduro e Santa Croce e poi, per un secondo monitoraggio, il periodo intercorso tra dicembre 2017 e novembre 2018 nei sestieri di Cannaregio e Castello.
I monitoraggi, le indagini sul campo e le analisi sono stati condotti dall’ornitologa Francesca Coccon e da Lucio Panzarin, esperto abilitato ISPRA al censimento dell’avifauna.
Punti di osservazione per il monitoraggio sono stati distribuiti nell’intero centro storico.
I nove i mesi di campionamento per sestiere hanno consentito di documentare le differenze nelle stime dei gabbiani in relazione alla nuova modalità di raccolta rifiuti sia in fase PRE introduzione sia in quella POST.
I rilevamenti sono stati effettuati per percorsi stradali (due giornate di campionamento al mese, nelle prime ore del mattino quando i veneziani depositano i sacchetti di rifiuti) e da punti sopraelevati (16, tra campanili e altane).
I risultati in sintesi
L’analisi ha confermato che esiste una correlazione tra presenza di rifiuti e quella dei gabbiani.
Riducendo l’ immondizia su riduce quindi anche il numero degli uccelli.
La loro presenza è ancora alta nelle aree dove ci sono forti concentrazioni di bar, ristoranti, pescherie e in altre dove la nuova modalità di raccolta porta a porta non viene ancora interamente rispettata.
In altre aree della città le cose vanno meglio.
Questo non significa che siano scomparsi, certo.
Però è un dato importante il fatto che, più cestini di raccolta rifiuti ci sono, meno gabbiani gravitano nell’area interessata.
L’uso di un’apposita app ha permesso ai ricercatori di registrare l’effettiva localizzazione degli uccelli e dei sacchetti delle immondizie e di altri rifiuti sparsi.
I gabbiani reali, una specie protetta
A vederli i Larus michahellis, comunemente conosciuti come Gabbiani reali, sono eleganti con le loro livree bianche, becco e zampe gialli.
Ma sono purtroppo “famosi” perché schiamazzano (soprattutto nel periodo riproduttivo), sporcano edifici e monumenti, rovistano con abilità tra i rifiuti e sono diventati più aggressivi creando problemi di convivenza con i cittadini e i turisti.
E’ una specie che si adatta rapidamente ai cambiamenti antropici, molto più di altre e lo si è visto: in qualche decina d’anni si è spostata dal mare e dalle barene verso il centro storico di Venezia, attratta da tanto cibo “facile”.
Le coppie depongono 3 uova l’anno e nidificano su terrazze, campanili, altane.
E’ una specie protetta da direttive comunitarie, nazionali e internazionali e in Italia non è cacciabile.
VERO MENO SCOASSE ABBANDONATE MENO GABBIANI. POI LA LORO VICINANZA ALLA GENTE GLI CAMBIA IL LORO ISTINTO E IL LORO COMPORTAMENTO. E NORMALE VEDERNE PARECCHI IN GIRO IN UNA CITTA’ D’ACQUA COME’ VENEZIA E MENO NORMALE CHE SI ABITUINO ALL’UOMO AL PUNTO DI PREDARNO DAL TRAMEZZINO DALLE MANI O PEGGIO DALLE MANI DI UN BAMBINO VISTA LA VORACITA E LA PERICOLOSITA DEL SUO BECCO SULLA CARNE UMANA CHE PUO TRASMETTERE ANCHE BARRETI E/O MALATTIE. COMUNQUE I GABBIANI REALI SONO UN PROBLEMA IN GENERALE PER L’ECOSISTEMA PREDANO PULCINI DI ALTRE SPECIE ANCHE PROTETTE E QUINDI DEI PIANI PER IL CONTENUIMENTO NUMERICO ANDREBBERO SEMPRE VALUTATI CON SISTEMI CHE GIA’ ADOTTANO IN ALTRI PAESI EUROPEI.
anche a Chioggia mi sembrano diminuiti,anche se è una mia impressione personale. Ma il cambiamento che ho notato è la predazione dei Rondoni l’estate scorsa….ovviamente i più piccoli e inesperti al volo .Faceva impressione vederli così aggressivi . Speriamo in un equilibrio dove gli umani e uccelli possano convivere,nel rispetto dell’ambiente dove entrambi vivono meglio e in salute.