L’evento sarebbe avvenuto lo scorso 28 aprile, ma solo ora la Nasa, l’agenzia spaziale americana, lo ha ufficializzato: per la prima volta, un velivolo terrestre è entrato nell’atmosfera del Sole.
La sonda spaziale Parker Solar Probe, lanciata da Cape Canaveral il 12 agosto 2018, si è progressivamente avvicinata alla stella del nostro sistema entrando all’interno della corona, la parte più esterna dell’atmosfera dell’astro, distante circa 13 milioni di km dalla superficie.
Superato il confine dell’atmosfera solare
L’annuncio del superamento di un limite fin qui mai varcato dall’uomo è stato dato a New Orleans nel corso del meeting dell’American Geophysical Union.
La sonda è riuscita a oltrepassare quello che è considerato il confine dell’atmosfera solare, noto anche come superficie di Alfven, per la presenza di particolari onde magnetoidrodinamiche che giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione dell’energia.
Parte delle particelle solari rimangono infatti intrappolate all’interno dell’atmosfera solare dai campi gravitazionali e magnetici.
Quelle che riescono a sfuggire a questa attrazione si disperdono invece nello spazio sotto forma di vento solare.
Effettuati campionamenti
Un fenomeno che fu teorizzato per la prima volta dal fisico Eugene Parker, al quale è stata intitolata la sonda.
Parker Solar Probe, entrando nell’atmosfera della stella, ha potuto effettuare un campionamento di particelle e campi magnetici.
I risultati di questi rilevamenti sono stati pubblicati sulla rivista Physical Review Letters e saranno pubblicati anche su The Astrophysical Journal.
Quello del 28 aprile 2021, ha sottolineato la Nasa, non è stato l’unico superamento del confine, che sarebbe stato in seguito ripetuto dalla sonda più volte anche successivamente.
Le analisi sul sole
Questo, spiegano, confermerebbe che l’atmosfera del Sole non ha la forma di una sfera liscia, ma è caratterizzata da una superficie increspata da punte e valli.
Un’analisi più approfondita potrebbe aiutare a capire come il vento solare e la stessa atmosfera siano influenzate da eventi che avvengono più in profondità, generando le tempeste solari che raggiungono anche la Terra.
Lo scopo della sonda è infatti quello di analizzare attentamente il Sole e il suo vento solare.
Parker Solar Probe sta nel frattempo continuando a orbitare attorno al Sole con l’obiettivo di raggiungere, temperature permettendo, una distanza di meno di 6 milioni di km dalla superficie della stella. Il programma della Nasa prevede un progressivo avvicinamento attraverso un orbita a spirale che dovrebbe consentire alla sonda di compiere 24 giri completi del Sole.