Premiata con il “British Safety Award” la squadra che si occupa di grandi eventi in Centro Storico
Dalle Forze dell’ordine alla Prefettura, ai Vigili del Fuoco, al Suem 118 ai vari altri professionisti coinvolti. L’unione fa la forza.
Soprattutto quando si tratta di gestire grandi eventi quali Carnevale, Redentore, Regata Storica, Capodanno.
La città che, anche per la sua fragile natura, ha sempre avuto un’attenzione particolare per la sicurezza, è oggi sempre più un punto di riferimento per la gestione degli appuntamenti di largo richiamo. Tanto da arrivare ad aggiudicarsi il “British Safety Award”. Un riconoscimento significativo che il British Safety Council ha assegnato per aver garantito adeguati livelli di safety e security nel corso degli eventi organizzati negli ultimi due anni.
Molti attori in azione
La consegna del premio è avvenuta al termine di una tavola rotonda che ha coinvolto tutti rappresentanti delle realtà coinvolte per organizzare le manifestazioni veneziane.
Un gioco di squadra ai massimi livelli che ha visto in azione le Forze dell’Ordine cittadine assieme ad Amministrazione comunale, Vela S.p.A. e la società di pianificazione e programmazione eventi Gae Engineering.
Nel corso dell’evento è stato sottolineato come la sicurezza, intesa come “safety” e “security” sia voce prevalente nella gestione e organizzazione degli eventi, come dimostrano i numeri.
Negli anni sono infatti aumentate notevolmente le forze in campo per garantire il regolare e tranquillo svolgimento degli eventi.
Nella Festa del Redentore 2019, solo per fare un esempio, si contavano ben 300 steward mentre 5 anni fa non ce n’erano. Ma la sicurezza non si misura solo in termini di risorse dispiegate sul territorio. A monte stanno le scelte strategiche. Come quella, messa in atto a Carnevale, di spostare il Volo dell’Angelo da piazzetta dei Leoncini a piazza San Marco e di raddoppiare l’apertura del Carnevale a Cannaregio decentrando gli appuntamenti.
Decisive per l’assegnazione del “British Safety Aword” le centrali operative unificate che entrano in gioco ormai da anni in laguna per i grandi eventi cittadini ai quali si è aggiunto quest’anno il Venice Home Festival. E ancora l’impegno per la tutela dell’ambiente, per la gestione dei flussi, oltre che la comunicazione preventiva delle buone pratiche e dei comportamenti da tenere per garantire la sicurezza.
Il modello Venezia
“Credo che oggi abbiamo l’esatto termometro – ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza urbana, Polizia locale e protezione civile del Comune di Venezia Giorgio D’Este – di quanto bene si sia lavorato in sinergia tra le parti riuscendo a garantire safety e securety in città. Venezia è sempre stata all’avanguardia in questo settore e oggi è diventata un modello riconosciuto ovunque e da esportare con umiltà in altre realtà. Grazie soprattutto alle risorse umane con cui l’Amministrazione ha la fortuna di poter collaborare”.
A conferma di ciò, l’attenzione della Francia per imparare dal modello Venezia, in vista delle Olimpiadi del 2024 a Parigi.
Recentemente, in occasione delle due giorni “Controllo e sicurezze nelle acque interne: il modello di coordinamento Venezia” è stata infatti eseguita una maxi prova anti terrorismo con tanto di vaporetto dirottato e bomba a san Marco.
Una simulazione di attacco via acqua in cui non solo le squadre speciali ma tutto il comparto hanno avuto modo di mostrare come, a Venezia, il segreto consista soprattutto nel saper fare squadra.