Targhe lette automaticamente dalla volante, comparazione immediata con i dati registrati dall’archivio centrale, geolocalizzazione delle pattuglie per consentire interventi d’emergenza coordinati, accertamenti in tempo reale sulle persone fermate.
Sarà sempre più difficile per la delinquenza sfuggire ai controlli della polizia nel comune di Venezia.
Un nuovo sistema nelle volanti della Polizia
La nuova difficoltà, per gli addetti del crimine, si chiama Mercurio.
Un nuovo, tecnologico protettore della comunicazione, veloce e sicuro messaggero di dati fondamentali per garantire la sicurezza e la legalità.
Installato su due auto e una volante acquea della Polizia, il software per il controllo del territorio è stato inaugurato stamattina in Piazza Ferretto, a Mestre, alla presenza del Sindaco della Città Metropolitana Luigi Brugnaro, del Governatore della Regione del Veneto Luca Zaia , del Prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto, del Questore Danilo Gagliardi e delle categorie che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.
Fissato sulla plancia del volante che invia direttamente alla Centrale Operativa le coordinate cartografiche delle pattuglie, il sistema consente il confronto dei dati in tempo reale.
“Questa città – ha esordito il Questore Danilo Gagliardi – può contare su apparecchiature molto sofisticate per combattere il crimine. Grazie alla tecnologia si risparmia tempo e si ottimizzano le forze. Siamo riusciti a ottenere questa dotazione in brevissimo tempo, segno di una proficua collaborazione tra Istituzioni, Forze dell’ordine e realtà del territorio”.
L’efficacia di “Mercurio”
Quando un’auto risulta rubata o anche senza assicurazione o revisione, Mercurio produce automaticamente un segnale sonoro d‘avviso. L’allerta, quindi, è immediata e permette un veloce controllo generale.
Il sistema di telecamere dotate di zoom ottico 36 x invia inoltre filmati live alla Sala operativa della Polizia che può, a esempio in caso di inseguimento, coordinare le operazioni e l’eventuale intervento di supporto di altre pattuglie presenti nelle vicinanze, a loro volta geolocalizzate dal sistema.
Nel frattempo all’ archivio centrale giungeranno tutte le informazioni per avviare le procedure definendo posizione, direzione, modello e colore dei veicolo in fuga.
Nel caso di necessità di identificazione di persone fermate, ugualmente Mercurio consentirà di verificare ogni informazione contenuta negli archivi grazie alle riprese video trasmesse in streaming.
Numeri importanti
Già sperimentato in altre città d’Italia, Mercurio ha permesso di aumentare notevolmente i controlli su strada.
Se in un anno “le unità della Polizia di Stato controllavano meno di 1 milione di auto, le sole volanti dotate del sistema hanno effettuato controlli su 10 milioni e mezzo di veicoli -ha spiegato il direttore del Servizio Controllo del Territorio Maurizio Vallone-A fronte di un investimento iniziale di 5 milioni di euro, grazie a “Mercurio” sono state recuperate in 4 anni 60mila auto rubate, per un valore economico di 300 milioni di euro; in due anni sono state trovati 18mila veicoli privi di copertura assicurativa e sono state elevate sanzioni per 15 milioni di euro“.
A Venezia Mercurio sarà installato entro giugno su un totale di 21 autovetture e 5 natanti.
Venezia città all’avanguardia
La città è d’altra parte all’ avanguardia dal punto di vista della tecnologia informatica applicata alle attività di investigazione della polizia.
Dal novembre scorso in dotazione alla questura c’è infatti anche uno speciale algoritmo che consente di agire con prevenzione del crimine. Il sistema si chiama X-Law e Venezia è la terza città dopo Napoli e Parma ad averlo adottato in Italia. X-Law è in grado di “prevedere i reati” grazie all’ elaborazione di dati statistici, matematici e territoriali.
“Il messaggio che deve essere chiaro – ha detto il Sindaco Brugnaro- è che da noi chi ruba va in galera. Non si potrà eliminare il crimine, ma lo si può prevenire e contrastare, con i nuovi sistemi che la tecnologia ci mette a disposizione ed educando i giovani alla legalità, a partire dalle piccole cose. Viviamo in una zona ricca, nella quale ci sono stati e ci saranno sempre tentativi di infiltrazione criminale, ma la nostra è una comunità di persone oneste, che lavorano, e si ribellano al malaffare”.
A breve il Sistema “Mercurio” sarà integrato anche con la funzione ace scanner, che consentirà la rilevazione delle impronte digitali direttamente sul luogo del fermo.