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Aumentano le denunce ma l'Italia è più sicura di 10 anni fa

Aumentano le denunce ma l'Italia è più sicura di 10 anni fa

I dati del Ministero dell’Interno elaborati da Il Sole 24 Ore: i cittadini denunciano di più. Il peso dei capoluoghi metropolitani

Per la prima volta dal 2013, nel 2023 i reati denunciati in Italia continuano a salire, tornando per la prima volta su livelli superiori al 2019 (+1,7% dal pre-Covid e +3,8% dal 2022), a conferma di un trend in costante aumento negli ultimi 2 o 3 anni.
Una tendenza che non può non essere presa in considerazione, specie relativamente ad alcune tipologie di reato.
Tuttavia non si possa parlare di allarme sociale o di una nuova “emergenza criminalità”: l’Italia, rilevano i numeri, risulta essere più sicura di 10 anni fa, con un -17% rispetto al 2014.
Inoltre, i dati provvisori del primo semestre 2024 sembrano indicare una lieve flessione (-1,1%), sottolineano gli esperti di Lab24 – Il Sole 24 Ore, che hanno rielaborato le statistiche fornite in esclusiva dalla banca dati interforze del Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno.

Il peso dei capoluoghi metropolitani

Lo scorso anno, i delitti denunciati in Italia sono stati 2.341.574, di cui il 30% nei capoluoghi delle Città metropolitane e il 15% all’interno dei municipi di Milano e Roma, le cui province (dove vive il 13% degli italiani, oltre a essere mete frequentate da numerosi visitatori e city users) sono rispettivamente prime per percentuale di denunce ogni 100 mila abitanti (7093,9) e per numeri assoluti (256.832 nella capitale, che ha un’incidenza dell’80% delle denunce contro il 20% del resto dell’area extraurbana romana).

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Circa la metà, il 47%, delle denunce avvengono del resto nei capoluoghi: quota che sale al 62% nelle 14 Città metropolitane, anche se ai primi posti ci sono Trieste (87%) e Prato (83%). Il peso più basso, in tal senso, è quello di Imperia (20%), con una media dei capoluoghi delle province meno grandi pari al 33%. Tra le grandi città, Milano si ferma al 63%, mentre il Napoletano supera il capoluogo, fermo al 43% delle denunce.

La top ten e il senso civico delle denunce

Roma, seconda per incidenza con 6071,3 denunce, è salita nell’ultimo anno dal terzo al secondo posto, con un incremento del +11% su base annua e +16,7% dal 2019. Sul terzo gradino del podio c’è Firenze (6053,8), che precede Rimini, 4^ con 6002,8. Un dato che, nello stesso studio, viene motivato dal prefetto della città romagnola con l’incremento dei reati nel periodo estivo e al forte senso civico degli abitanti. Considerazioni che possono valere anche per un’altra città, Venezia, che entra nella top ten, al 9° posto.
A completare i primi 10 posti per numero di denunce ogni 100 mila abitanti sono, nell’ordine, Torino (5^), Bologna (6^), Prato (7^), Imperia (8^) e Livorno (10^), mentre scende al 12° posto Napoli.
Guardando invece al fondo della classifica, il minor numero di denunce (1511) sono state presentate in provincia di Oristano, preceduta da Potenza (1.935) e Treviso (2.258 ogni 100 mila abitanti).

Le città e le tipologie di reato

Il report si addentra anche nelle singole tipologie di reato.
Milano, dove le denunce hanno superato del +4,9% quelle pre-Covid, è per esempio prima per furti, seconda per rapine, terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti, dove, un po’ a sorpresa, guida La Spezia davanti a Roma. La capitale è seconda anche per denunce di furti: +17% su base annua, mentre le rapine sono aumentate del +24% dal 2022 al 2023. Firenze spicca invece per denunce di rapine, con un +56% di quelle in pubblica via.
In generale, comunque, pur con un aumento di rapine (+9,5% dal 2022 e +24,5 dal 2019) e percosse (+3,1% e +15,6%, con un ulteriore +3,1% nei dati provvisori del primo trimestre), le truffe (+10,3% e +42%) e le frodi informatiche hanno preso il posto della criminalità predatoria su strada.

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Quanto agli omicidi volontari, per i quali in Europa siamo all’ultimo posto per tasso rispetto alla popolazione, l’aumento del +3% (10 episodi in più in un anno) non è ritenuto statisticamente rilevante.

Gli altri reati

Pur restando lontani dai livelli precedenti alla pandemia (-4,7%) sono tornate a crescere anche le denunce per furto, in particolare quelli in abitazione (+10,4% nel 2023 e +3,6% nel primo semestre 2024). Si è registrata quindi una maggiore propensione alla denuncia delle estorsioni (27,6%) e, pur con un lieve calo su base annua, delle violenze sessuali (+27,6%). E se calano notevolmente (circa del -20%) i reati legati agli stupefacenti, sono risalite le denunce per spaccio: +5% nel 2023 e +1,9% nel primo semestre 2024.

Alberto Minazzi

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Tag:  reati, sicurezza