La variante Delta continua a far aumentare ricoveri e ricorsi alla terapia intensiva.
Soprattutto in Sicilia, dove, nonostante la regione abbia provveduto in questi giorni a incrementare il numero dei posti letto, la situazione resta critica al punto da metterla a rischio.
Dal 23 agosto, infatti, a fronte dei “nuovi” parametri e dei contagi registrati, la Sicilia potrebbe tornare in zona gialla.
Le soglie del 15% dei ricoveri in area medica non critica e del 10% per le terapie intensive, sono state superate.
Ugualmente, in bilico è la Sardegna.
I dati rilevano per entrambe le regioni che si tratta di due territori in cui risulta ancora basso il numero degli over 60 vaccinati.
La Sicilia, da questo punto di vista, detiene il record in Italia con il suo 17,7% a fronte di una media italiana del 10% .
Nella settimana compresa tra l’8 e il 15 agosto, i contagi sono stati 6833. Il 34,1% in più rispetto alla settimana precedente.
I ricoverati risultano 607 (l’11 agosto erano 459). Nelle terapie intensive ci sono 77 positivi: 18 in più nell’arco di una settimana.
In Sardegna la situazione è maggiormente sotto controllo ma risulta comunque, con la Sicilia, tra le regioni che hanno i tassi di incidenza dei contagi più alti: 151 nuovi casi ogni 100 mila abitanti a fronte dei 147 della Sicilia.
Sotto osservazione è anche la Calabria, dove l’occupazione dei posti letto è attualmente al 14% e al 7% in terapia intensiva.
In generale, dopo l’avvio, all’inizio di luglio, della terza ondata e la crescita esponenziale dei contagi che si è registrata finora, molti esperti ritengono che il nostro Paese sia giunto vicino al picco e che i contagi siano destinati a scendere, anche per l’ostacolo che sta rappresentando, per la trasmissibilità del virus, il numero sempre maggiore di persone con un ciclo di vaccinazione completa, che oggi rappresentano il 60,2% della popolazione.
